Prepensionamento giornalisti, la nuova circolare Inps fuga tutti i dubbi e spiega i requisiti

Con una circolare ad hoc, la n. 10 del 31 gennaio scorso, Inps dà le istruzioni sul prepensionamento dei giornalisti, a seguito del passaggio dalla gestione previdenziale Inpgi a quella dell’Istituto. Vediamone alcuni dettagli chiave.

Negli ultimi tempi le regole previdenziali del mondo dell’editoria sono notevolmente mutate.

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Di rilievo è infatti l’assorbimento di Inpgi nell’Inps, avutosi lo scorso anno, ma per aver ben chiaro il quadro della situazione – e ciò sarà di interesse specialmente per chi lavora nell’ambito – non possiamo non ricordare le ultime precisazioni da parte dell’Istituto di previdenza, aventi ad oggetto il meccanismo di prepensionamento giornalisti.

In una recente circolare, la n. 10 di quest’anno, Inps infatti indica chiaramente le istruzioni su come fare domanda prepensionamento da parte dei giornalisti professionisti e pubblicisti. Nel documento, molto utile a fare chiarezza su una materia non priva di complessità anche e soprattutto a causa dei cambiamenti dello scorso anno, l’istituto altresì fa il punto su requisiti, condizioni e decorrenza del trattamento previdenziale.

Ricordiamo subito che, anche con il passaggio dalla tutela previdenziale Inpgi a quella dell’Inps, a partire dallo scorso primo luglio 2022, permane comunque la possibilità per i giornalisti di accedere al prepensionamento. Vediamo allora più da vicino che cosa l’istituto ha tenuto a precisare per aiutare gli appartenenti alla categoria a capire come orientarsi nel loro futuro previdenziale. I dettagli.

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Prepensionamento giornalisti: i chiarimenti Inps in una circolare ad hoc e le condizioni di accesso

Come abbiamo accennato in apertura, le istruzioni in merito alla prestazione e alla modalità di domanda sono state date recentemente dall’Istituto di previdenza nella circolare n. 10 del 31 gennaio 2023.

Inps rimarca che possono accedere al prepensionamento i giornalisti con almeno 25 anni e 5 mesi di contributi e meno di 5 anni all’età alla pensione di vecchiaia. Non solo: vi è una ulteriore condizione che è data dal fatto che i lavoratori debbono aver conseguito per almeno un trimestre il trattamento di cassa integrazione straordinaria recante come causale la riorganizzazione aziendale per crisi.

Lo ribadiamo per fare assoluta chiarezza: i giornalisti con almeno 25 anni e 5 mesi di anzianità contributiva hanno diritto al prepensionamento nei 5 anni anteriori al raggiungimento dell’età stabilita per il diritto alla pensione di vecchiaia secondo il regime previdenziale Inpgi. Per quanto attiene al calcolo del requisito contributivo va tenuto sempre conto di tutti i contributi accreditati e, dunque, anche di quelli figurativi, volontari e da riscatto.

Rapporti tra nuove regole e prepensionamento giornalisti

Quanto abbiamo detto è ammesso anche dopo le novità normative dello scorso anno, che hanno sancito il passaggio dalla gestione previdenziale Inpgi a quella dell’istituto di previdenza. Il prepensionamento giornalisti resta dunque possibile anche dopo il trasferimento della gestione, che si è compiuto dallo scorso primo luglio, come indicato dalla manovra 2022 e dettagliato con la circolare Inps n. 92 del 2022. Inoltre non dimentichiamo che il requisito di anzianità è adeguato agli incrementi della speranza di vita, secondo una regola già vista.

Altro vincolo è dato dal fatto che il prepensionamento è assegnato sulla scorta delle risorse finanziarie disponibili e solo per il numero di unità consentito dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle finanze.

Rimarchiamo altresì che il prepensionamento a cui facciamo riferimento è la possibilità prevista dall’art. 37 della legge n. 416/1981, per il quale i giornalisti professionisti dipendenti di imprese editrici di quotidiani e periodici e di agenzie di stampa a diffusione nazionale possono pensionarsi, ricorrendone specifici requisiti contributivi e anagrafici.

Attenzione però, perché al fine dell’accesso al prepensionamento deve comunque emergere l’iscrizione ai relativi elenchi dei giornalisti professionisti presso l’Ordine dei giornalisti.

Domanda prepensionamento giornalisti: le istruzioni Inps in proposito

Anche per quanto riguarda le modalità di domanda e la decorrenza della prestazione, il prepensionamento giornalisti è stato chiarito da Inps con la citata circolare. In particolare, i lavoratori interessati potranno fare domanda di prepensionamento entro il termine di 60 giorni, quantificato in base al tempo di permanenza in CIGS, che abbiamo visto essere una delle condizioni di accesso.

In particolare abbiamo che per coloro che conseguono il requisito anagrafico e contributivo entro i 3 mesi di permanenza minima in cassa integrazione guadagni straordinaria, il termine scatta dal compimento dei tre mesi; mentre per coloro che maturano il requisito anagrafico e contributivo oltre i 3 mesi di permanenza minima in CIGS, il termine parte dalla data nella quale si maturano i requisiti.

Inoltre, il trattamento di prepensionamento decorre dal primo giorno del mese posteriore a quello di stop del trattamento straordinario di integrazione salariale. L’interessato a questa agevolazione dovrà fare opportuna domanda, servendosi soltanto di uno dei seguenti canali:

  • sito web dell’INPS, facendo accesso con SPID, CIE o CNS al servizio “Prestazioni pensionistiche – Domande”;
  • contact center al numero gratuito 803 164 oppure al numero 06 164164 da telefono cellulare, a pagamento;
  • servizio offerto dai patronati e altri intermediari abilitati.

Per ciò che attiene al calcolo e all’importo del trattamento del prepensionamento, ricordiamo che vi sono specifiche regole e somme di più quote. Mentre sulla pensione liquidata si applicano specifiche percentuali di abbattimento, ma di questi aspetti si possono trovare dettali e ulteriori chiarimenti nel testo dell’utilissima circolare Inps n. 10 sopra citata, consultabile in questa pagina.

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