Poste italiane da il via agli li sportelli unici con numerosi servizi per i clienti, addio file chilometriche

Sportello unico di Poste Italiane: tra pochi mesi apriranno partendo dai comuni con meno di 15 mila abitanti.

Lo sportello unico permette di richiedere una quantità di documenti e certificati per cui solitamente è necessario rivolgersi presso diverse amministrazioni.

sportello unico
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Per capire l’importanza del nuovo servizio i cittadini residenti potranno richiedere certificati anagrafici e di stato civile, carta d’identità elettronica, fino al passaporto. La nuova attitudine di Poste Italiane si orienta, grazie al progetto Polis, al completamento delle riforme previste dal PNRR e quindi anche all’efficienza della Pubblica amministrazione.

Poste Italiane prevede di realizzare il servizio di sportello unico in 6.933 uffici postali in comuni sotto i 15 mila abitanti. Lo sportello unico attivo 24 ore su 24 ha l’obiettivo facilitare l’accesso ai servizi pubblici e velocizzare la richiesta di certificati.

Poste Italiane: ecco tutti i servizi accessibili tramite lo sportello unico

L’obiettivo del Progetto Polis è contribuire grazie ai fondi europei alla diminuzione dell’impatto ambientale verso uno sviluppo sostenibile, digitale e inclusivo. L’iniziativa trasformerà per ora solo una parte degli uffici postali generando impatti positivi sia sulla collettività, ad esempio, riducendo i tempi di attesa sia sull’ambiente riducendo le emissioni di CO2.

Poste Italiane farà quindi da ora le veci servizi fino adesso di competenza dell’Agenzia delle Entrate o del Comune: auto dichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi oppure visura planimetrie catastali, esenzione canone Rai. Ci sono poi certificati giudiziari competenza del ministero della Giustizia e L’ISEE oggi competenza di Inps o Caf.

A proposito di Isee ci sono ulteriori novità per chi riceve Reddito e Pensione di Cittadinanza. A febbraio 2023, riceveranno la ricarica della card RdC e PdC come di consueto intorno al 27 del mese.

Nonostante questo si stringe il giro di vite del Governo nei riguardi dei percettori dei redditi di sostegno per coloro che non trovano lavoro o hanno una pensione minima che non permette loro autonomia economica.

Le novità sul reddito di cittadinanza: nuovi limiti e nuove garanzie

Coloro che risultano nuovi percettori riceveranno la ricarica della card per entrambe le categorie a partire dal 15 febbraio. Gli occupabili senza soggetti fragili nel nucleo familiare, minore, anziani over 60 o disabili, avranno possono accedere al RdC per un massimo di 7 mesi e solo se risiedono e vivono in Italia. Chi si trova in stato di povertà assoluta riceverà oltre a questi il reddito alimentare con il diritto a beni di prima necessità.

Per il RdC ora la decadenza del sussidio scatta dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro, nessuna esclusione è più concessa rispetto all’offerta congrua.

Il lavoro stagionale diventa compatibile con il decadimento del RdC se il reddito supera 3 mila euro. Sono obbligatorie per i soggetti occupabili formazione o riqualificazione professionale di almeno 6 mesi. Così anche i giovani tra 18 e 29 anni che non hanno assolto all’obbligo scolastico, dovranno iscriversi e frequentare un corso di formazione per il conseguimento del diploma.

I percettori del RdC saranno inseriti in progetti locali di pubblica utilità e la quota aggiuntiva per pagare l’affitto sarà indirizzata direttamente al locatore. Il modello ISEE aggiornato deve essere presentato dai percettori di RdC e PdC entro il 31 gennaio con un ISEE inferiore a 9.360 euro l’anno.

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