La caldaia deve essere sottoposta al controllo e alla manutenzione periodica. Molti non lo fanno e rischiamo conseguenza molte salate.
La mancata manutenzione della caldaia può essere molto pericolosa ed è per questo che la normativa è molto severa per chi non la rispetta.

Questo perché c’è molta confusione perché non esiste un’unica direttiva ma dipende dall’immobile in cui si abita. Tra l’altro è bene sapere che c’è differenza anche se l’immobile è di proprietà oppure in affitto. Così come la manutenzione è differente da una caldaia e un’altra. Inoltre, la legge stabilisce chi sono le persone che sono responsabili degli impianti domestici. In caso di mancata manutenzione saranno loro a ricevere una multa molto salata.
Caldaia e mancata manutenzione: ecco cosa si rischia ma sono in molti a non saperlo
La manutenzione della caldaia può essere di due tipi: ordinaria e straordinaria. La prima spetta al proprietario se vive nella casa di proprietà e l’appartamento non è inserito in un condominio con riscaldamento centralizzato. Però, se l’appartamento è in affitto la manutenzione ordinaria spetta all’inquilino che deve occuparsi anche dei controlli periodici, come:
- controllo dei fumi;
- pulizia della caldaia;
- sostituzione dei componenti usurati, che dipende dall’utilizzo che ne fa l’inquilino.
Invece, la manutenzione straordinaria oppure la sostituzione e la relativa installazione di una nuova caldaia e il collaudo spettano al proprietario dell’appartamento e non all’inquilino.
Tuttavia, le regole cambiano se la caldaia fa parte di un impianto termico centralizzato e quindi l’immobile fa parte di un condominio. Questo perché l’incaricato della manutenzione è l’amministratore. Le spese andranno poi divise tra i condomini in base ai millesimi di proprietà.
Come si diceva in precedenza la legge obbliga alla manutenzione della caldaia perché deve rispettare i requisiti previsti dall’Unione europea. Requisiti che hanno a che fare con il risparmio energetico per ridurre l’impatto ambientale e per preservarne la sicurezza.
Tra i rischi che si potrebbero avere a causa della mancata manutenzione si sono:
- aumento del consumo energetico con incremento delle spese;
- eccessiva immissione di anidride carbonica;
- incidenti domestici, anche gravi;
- pagamento di multe molto salate che servono per incentivare il controllo adeguato.
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Importo delle multe
Effettuare un controllo periodico della caldaia è molto importante ed è per questo che la normativa prevede delle multe a chi non esegue la manutenzione. Si parla di multe perché sono di varia tipologia. Per esempio, vi è quella per la mancata compilazione del libretto che è compresa tra i 500 e i 600 euro e a essere multato è il responsabile della manutenzione. Però, anche il manutentore che non ha eseguito la compilazione sarà multato con una cifra compresa tra i 1.000 e i 6mila euro.
Una multa è prevista anche se non è effettuata la manutenzione; in questo caso l’importo va da 50 a 3mila euro che potrà essere aumentato fino a 200 euro in più in caso di anomalie. Tra l’altro, sono pochi a conoscenza che nei comuni superiori a 40mila abitanti sono previsti controlli a campione, purché siano preceduti da un avviso di ispezione ricevuto al meno due settimane prima del giorno del controllo.
Quanto effettuare i controlli della caldaia
Insomma, per essere in regola e non incorrere in multe, come abbiamo visto, abbastanza salate è necessario far eseguire dei controlli periodici da personale qualificato. La manutenzione deve seguire un calendario preciso stabilito dalla normativa:
- annuale per le caldaie con potenza superiore a 100kW e per quelle a gas, metano o GPL con potenza superiore a 100kW;
- ogni 2 anni per le caldaie a combustione liquida o solida con potenza compresa fra 10 e 100kW;
- ogni 4 anni per le caldaie a gas, metano o GPL con potenza compresa fra 10 e 100kW.
Per conoscere la tipologia di caldaia, la sua potenza e la tempistica della manutenzione è necessario consultare il libretto.