Auto elettrica: pazzesco il costo del tagliando 😲 risparmio bruciato

L’installazione di oltre 21 mila colonnine elettriche per agevolare la diffusione dei veicoli elettrici si confronta con i costi di manutenzione dell’auto elettrica. Come funziona e quanto costa il tagliando?

Il tagliando di un’auto elettrica funziona come quello di un’auto a combustione interna? Ecco cosa cambia e come si sta evolvendo questo settore.

tagliando auto elettrica
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A dare una prima impressione sull’ampiezza del mercato ci sono i numeri delle vendite; le auto elettriche vendute nel mondo nel 2022 sono state circa 7,8 milioni, il 68% in più rispetto all’anno precedente. Quelle vendute in Europa rappresentato l’11% delle vendite totali nel continente.

Gli automobilisti si aspettano con la maggiore diffusione vantaggi, sia in termini di prestazioni che di costi sul listino. Mentre la rivoluzione verde prosegue a tappe forzate tra le domande più semplici che riguardano l’uso quotidiano dell’auto elettrica c’è quella sul tagliando.

Il tagliando dell’auto elettrica: quanto costa e cosa succede nelle officine?

Anche l’auto elettrica va portata nelle officine per essere controllata e manutenuta. Bisogna quindi, nonostante l’assenza di molte parti meccaniche rispetto ai motori a combustione fare il convenzionale tagliando. Si tratta in base ai termini stabiliti dal costruttore, di un controllo che può avvenire ogni 15-20.000 km.

La manodopera è un po’ diversa e riguarda molto più l’ambito informatico che non quello meccanico. Nelle officine convenzionate il tagliando coincide spesso con il richiamo per l’aggiornamento software.

L’esempio del tagliando di un’auto elettrica Fiat

Con un esempio il tagliando per l’auto elettrica di una Fiat 500 ha un costo che si aggira tra i 60 e i 100 euro. Il prezzo varia naturalmente in base agli interventi necessari. Il destino dei prezzi dovrebbe essere quello di un progressivo ridimensionamento man mano che la conversione dei motori proseguirà nel tempo.

Maggiore concorrenza significa una generale riduzione dei costi della manodopera; tuttavia, il contenimento dei prezzi potrebbe essere compensato da costi di componenti e batterie con ampie differenze tra i modelli proposti dalle case automobilistiche.

Per il momento il costo del tagliando varia in base al modello: da minimo di 30 euro come nel caso di Hyundai Kona EV, fino agli oltre 500 euro richiesti ai clienti Tesla Model 3.

Normalmente oltre sospensioni e freni, si controlla il sistema di raffreddamento del motore e quello della batteria. Dal momento che la 500, come la maggior parte delle auto elettriche, non ha freni a disco ma a tamburo, non è richiesto il cambio delle pastiglie.

In Italia entro la fine 2025 verranno installate almeno 7.500 infrastrutture di ricarica rapida anche sulle strade extraurbane più 13.755 infrastrutture di ricarica veloci nelle città. Le batterie sono naturalmente il cuore di questa tecnologia; l’auto elettrica si differenzia in questo molto dalle vetture a combustione. Il loro funzionamento è molto più centralizzato con un’importanza notevole sulle batterie sia in termini di prezzi che di prestazioni. Cambia quindi di conseguenza l’importanza durante la manutenzione.

Sempre in linea di esempio, Fiat garantisce la batteria per otto anni o 160.000 km. Si tratta di una assicurazione in linea con la gran parte dei costruttori. Anche qui c’è ampio spazio di manovra per offerte e concorrenza. Per esempio, Kia, sulle sue auto elettriche garantisce la batteria per sette anni a km illimitati, mentre Volvo la garantisce per tutta la durata della vita dell’autovettura.

Allo stato attuale della tecnologia la batteria non dovrebbe perdere più del 30% delle capacità in otto anni. Questo varia naturalmente dall’uso intensivo e quindi dal numero di ricariche.

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