Bonus mobili prorogato al 2023 ma con una novità che non piacerà ai beneficiari: che cosa cambia?

Il bonus mobili sarà attivo anche il prossimo anno, ma non tutto il meccanismo risulterà inalterato. C’è infatti una novità che attiene all’entità delle spese agevolabili. I dettagli.

Per quanto riguarda il bonus mobili c’è una buona notizia ed una cattiva. Quella buona è che l’agevolazione sarà confermata anche per il prossimo anno secondo il meccanismo attualmente previsto, quella cattiva è che il tetto pari a 10mila euro per le spese sarà dimezzato.

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Vediamo dunque di seguito come funzionerà questa agevolazione fiscale, che troverà spazio anche nel biennio 2023-2024: quali sono i requisiti? Quali sono le spese agevolate? Chi sono i beneficiari. Ecco una guida che ricapitola cosa bisogna ricordare a riguardo.

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Come funziona il bonus mobili 2023?

Solo pochi giorni per sfruttare ancora il bonus mobili fino a 10mila euro, vale a dire la interessante detrazione Irpef del 50% a favore di chi:

  • compra mobili e/o grandi elettrodomestici, nuovi e certificati come a risparmio energetico
  • destinati a costituire arredo di un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio e dunque di ristrutturazione.

In particolare gli elettrodomestici debbono essere di classe energetica non minore della classe A per i forni, di classe energetica non minore della E per le lavasciugatrici, lavatrici e le lavastoviglie, di classe energetica non minore della F per congelatori e frigoriferi.

Fino al 2021 il limite era di 16mila euro, perciò è un’agevolazione che va via via riducendo la sua portata e, come ha precisato l’Agenzia delle Entrate, il meccanismo gioca tutto sul fatto che la somma spesa può essere recuperata nell’arco di 10 anni, se – appunto – sono comprati arredi e elettrodomestici per le abitazioni in fase di ristrutturazione.

Come suddetto, l’agevolazione col tetto di spesa a 10mila euro termina il 31 dicembre, e se è vero che avremo il bonus mobili anche il prossimo anno, il tetto si ridurrà nel 2023 e nel 2024. Infatti lo sconto del 50% varrà a favore del beneficiario per una spesa massima di 5mila euro.

La conferma giunge dalla bozza della manovra economica che in questi giorni è al vaglio del parlamento, in una vera e propria corsa contro il tempo onde approvare il testo entro il 31 dicembre ed evitare il temuto esercizio provvisorio. Per lo meno le regole relative al bonus mobili di fatto sembrano al di fuori di nuove eventuali valutazioni o revisioni.

Beneficiari e spese ammesse all’agevolazione

Facciamo chiarezza su coloro che possono sfruttare il meccanismo. Ebbene beneficiari del bonus mobili sono i seguenti soggetti:

  • il proprietario dell’immobile oggetto di ristrutturazione;
  • i soggetti che godono di altro diritto reale di abitazione.

In termini pratici, il campo di applicazione soggettivo di questa detrazione fiscale è dunque piuttosto ampio ed infatti possono fruire dell’agevolazione anche i locatari, gli usufruttuari, i nudi proprietari o chi detiene il cosiddetto comodato d’uso. Attenzione però perché il bonus mobili scatta a patto che siano i citati soggetti a sborsare i soldi, per le spese delle opere di ristrutturazione dell’immobile e dell’acquisto arredi o elettrodomestici.

Il citato tetto massimo di spesa coperto dall’agevolazione attiene alla singola unità immobiliare, inclusiva delle pertinenze, oppure la parte comune del caseggiato oggetto di ristrutturazione. In termini pratici ciò vuol dire che il contribuente che svolge opere di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte alla detrazione fiscale in oggetto.

I beneficiari non debbono poi dimenticare che tra le spese agevolate sono incluse oltre a quelle per l’acquisto del bene, anche quelle in tema di trasporto e montaggio. Onde sfruttare l’agevolazione in oggetto l’interessato deve comunque compiere i pagamenti con strumenti tracciabili. Sono ammessi gli acquisti online e il pagamento a rate.

Conclusioni

Alla luce di quanto abbiamo visto finora il disegno di legge di Bilancio 2023 non apporta alcuna modifica sostanziale alle regole del bonus mobili. Conseguentemente non vi sono dubbi a riguardo: sì alla conferma della riduzione da 10.000 a 5.000 euro del plafond di spesa oggetto di detrazione a partire dal gennaio 2023. Per poter sfruttare il bonus mobili 2023 sarà necessario effettuare interventi agevolabili con la detrazione Irpef per ristrutturazione al 50%.

Dal punto di vista pratico, per tutti coloro che non hanno ancora sfruttato tutto il tetto massimo di spesa di 10mila euro, vi sono dunque ancora pochi giorni da qui al 31 dicembre, per spendere l’intero importo. Con il prossimo anno la quota di spesa rimanente sarà persa in modo definitivo, subentrando il nuovo tetto.

Non solo. Con il nuovo anno avremmo lo stop al bonus mobili anche per chi ha iniziato interventi di recupero del patrimonio edilizio dal primo gennaio dello scorso anno. Non dimentichiamo infatti che in base alle regole del bonus mobili, per quanto riguarda gli acquisti di mobili ed elettrodomestici compiuti nel 2023, il bonus mobili dovrà essere combinato con lavori cominciati dal primo gennaio di quest’anno. Infatti la detrazione fiscale scatta a patto che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal primo gennaio dell’anno anteriore a quello dell’acquisto, che deve essere dunque sempre successivo.

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