Probabilmente in molti si chiedono, ma qual è la percentuale di invalidità per beneficiare della Legge 104? Ecco cosa c’è da sapere in merito
Spesso ci si potrebbe domandare quale sia la percentuale di invalidità affinché si possa beneficiare della Legge 104. Tale argomento non è sempre molto chiaro ed a volta si può fare confusione: ecco cosa c’è da sapere in merito.
In linea puramente teorica, vi è la possibilità di beneficiare della Legge 104 se si ha una percentuale di invalidità del trentaquattro per cento. Ma non è proprio così in quanto non basta solamente la percentuale.
Per comprendere appieno l’argomento è importante fare una distinzione tra invalidità e stato di handicap.
Quando ci si riferisce all’invalidità, si fa riferimento ad una riduzione inerente alla possibilità di lavorare di un determinato soggetto.
Se si parla di handicap si fa riferimento ad una condizione svantaggiosa che causa problemi nell’apprendere, problematiche relative alle relazioni lavorative ed anche sociali. Ad uno stesso soggetto vi può essere il riconoscimento sia dell’handicap che dell’invalidità.
Se ci si riferisce all’invalidità allora bisogna far cenno ad alcune tabelle. In queste vi è l’elenco delle malattie e della percentuale inerente alla riduzione della capacità lavorativa.
Per quanto concerne, invece, all’handicap in questo caso non vi sono riferimenti perché risulta essere molto importante l’ambiente sociale in cui abita il soggetto interessato.
Solitamente, per associare un valore di percentuale ad un soggetto disabile, si prende come riferimento le problematiche incontrate nel corso del tempo dalla persona nel fare le normali attività quotidiane.
L’indice più in uso è il Barthel. Le valutazioni fatte da tale indice sono: quanto un soggetto disabile sia indipendente. Quanto tempo impiega il soggetto interessato a fare alcuni gesti. Quanto è capace a muoversi da solo. In questo caso si fa riferimento anche alla sedia a rotelle. Ed infine, a quanto è capace il soggetto interato a curarsi di sé.
Vi è un punteggio che va da zero a cento e consente anche di valutare i vari cambiamenti nel corso del tempo.
Invalidità se non si è autosufficiente si può accedere alla Legge 104?
Forse non tutti lo sanno ma chi beneficia della Legge 104 può ricevere alcuni sconti sulla bolletta: ecco cosa c’è da sapere e di cosa si tratta.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, quando non si è autosufficiente è immediato il beneficio della Legge 104? In realtà non sempre.
Per non autosufficienza ci si riferisce ad un soggetto che ha un’invalidità del cento per cento quindi non può fare le attività quotidiane senza l’ausilio di un’altra persona. Tale condizione permette di accedere all’indennità di accompagnamento.
Potrebbe essere scontato che chi ha già l’indennità ha di conseguenza anche la possibilità di accedere alla 104, ma non è sempre così. Per avere accesso alla Legge 104 vi è la necessità di passare per una commissione medica che poi potrebbe stabilire ciò che ritiene più consono.
Per quanto concerne le commissioni mediche, questa hanno una composizione ben precisa. Vi sono infatti medici specialisti di medicina legale che ne presiedono la commissione. 2 dottori dell’ASL. Uno di questi è specializzato in medicina del lavoro. 1 specialista in medicina neurologica, psichiatrica e psicologica.
Un dottore dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. 1 sanitario che rappresenta l’ente delle categorie a cui appartiene. Ad esempio ANMIC o UIC. 1 operatore sociale. Ed uno specialista che può analizzare i pazienti interessati.
Come fare domanda per la Legge 104?
Come forse in molti sapranno, per ricevere il riconoscimento dello stato di handicap è necessario fare richiesta all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Gli step non solo complessi.
Il primo passo da compiere è quello di recarsi dal medico di famiglia e chiedere un certificato unico. In seguito, sarà necessario inoltrare la domanda all’Istituto. Poi sarà la volta della visita ed infine, se la commissione medica lo ritiene opportuno, rilascerà una certificazione in cui vi è il riconoscimento della 104.
Inoltre, è molto importante chiarire che se vi è riconosciuta la 104 non per forza vi è anche una misura economica che l’accompagna. Solitamente, l’agevolazione è fiscale oppure inerente al lavoro.
Vi è infatti la possibilità di avere i permessi dal lavoro pagati. Questi possono essere per sé oppure per una persona di famiglia che necessita assistenza e sono tre al mese. Vi è la possibilità di rifiutare il trasferimento oppure un’attività lavorativa di notte.
O ancora vi è la possibilità di scegliere per primi il luogo dove lavorare se si lavora nel settore pubblico. Vi è la possibilità di accedere al congedo straordinario pagato fino a 2 anni. Ed infine, è possibile accedere a delle misure di tipo fiscale per comperare dispositivi medici o altro.
Come di consueto, per qualsiasi richiesta inerente a casi specifici è sempre meglio rivolgersi ad un esperto del settore che sicuramente saprà valutare ogni caso sottoposto all’attenzione.