Pensione anticipata per assistere il familiare con 104 nel 2023: opzioni e requisiti

Pensione anticipata caregiver familiari: come funzionano Quota 41 e Ape Sociale, a cui dal 2023 potrebbe aggiungersi Opzione Donna.

Per chi si prende cura di un familiare con disabilità in situazione di gravità ai sensi della legge 104/92 articolo 3 comma 3, la legge ha infatti previsto alcune agevolazioni. A condizione di soddisfare precisi requisiti anagrafici e contributivi.

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Esiste inoltre la possibilità, per tutti i lavoratori, di accedere alla pensione anticipata ordinaria, con il solo requisito contributivo: 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Pensione anticipata caregiver familiari: il quesito

Una nostra lettrice ha inviato in redazione il seguente quesito: “Età 59 anni, di contribuzione 39 nella pubblica amministrazione con part-time verticale al 33% negli ultimi anni. Domanda: c’è qualche possibilità di uscita (l’Opzione donna mi penalizza economicamente moltissimo) visto poi che ho una figlia, disabile grave titolare della legge 104? Grazie mille.”

Quota 41 e Ape Sociale caregiver

Ape Sociale e Quota 41 sono le due opzioni per la pensione anticipata riservate ad alcune tipologie di lavoratori, tra cui anche coloro che assistono un familiare con disabilità grave da almeno sei mesi al momento della domanda.

Quota 41 è il trattamento pensionistico pensato per chi può far valere un anno di contribuzione prima del 19esimo anno di età. Ossia per i cosiddetti ‘lavoratori precoci’ che, come suggerisce il nome, abbiano poi perfezionato 41 anni di anzianità contributiva.

Mentre per Ape Sociale sono richiesti 63 anni di età e almeno 30 di anzianità contributiva. Prevede un’indennità, a carico dello Stato, pari all’importo della rata della pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, se inferiore a 1500 euro. Oppure è di 1500 euro se la pensione risulta uguale o superiore a questa cifra. Viene riconosciuta fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Entrambe queste misure dovrebbero essere disponibili anche per il 2023, secondo le ultime indiscrezioni sulla legge di Bilancio 2023 che conterrà la riforma delle pensioni.

Opzione Donna

Opzione Donna è l’anticipo pensionistico per le lavoratrici sia dipendenti che autonome. Consente di andare in pensione, rispettivamente, a 58 e 59 anni, a patto di avere almeno 35 anni di contributi versati (requisiti maturati al 31 dicembre 2021). Una possibilità che però potrebbe risultare penalizzante da un punto di vista economico, dato che l’importo dell’assegno viene calcolato interamente con il sistema contributivo.

La novità è che dal prossimo anno, grazie alla riforma delle pensioni 2023 del governo Meloni, Opzione Donna potrebbe riguardare solo tre categorie: caregiver familiari; invalide civili con una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%; lavoratrici licenziate oppure da imprese in crisi. L’età richiesta sarebbe innalzata a 60 anni, senza ‘sconti’ derivanti dal ‘fattore figli’ come precedentemente ipotizzato.

Pensione anticipata come caregiver della figlia

In merito al quesito inviato dalla lettrice, le consigliamo di rivolgersi a un Patronato o atro ente per valutare l’opzione per la pensione anticipata più vantaggiosa, sia da un punto di vista economico che di esigenze personali. Tenendo comunque conto che con Opzione Donna potrebbe già fruire della pensione anticipata. Oppure decidere di riservarsi questa opportunità per il prossimo anno, essendo caregiver familiare.

Mentre per accedere ad Ape Sociale (a patto che venga ulteriormente prorogata anche per gli anni a venire) e Quota 41 (solo se lavoratrice precoce), dovrebbe comunque attendere e continuare a lavorare.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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