IMU ridotta per comodato d’uso gratuito: come ottenere lo sconto sull’imposta

Chi paga l’IMU in caso di comodato d’uso gratuito: ecco le regole per poter fruire di agevolazioni sull’imposta.

Quando un’abitazione è concessa con questa modalità a un proprio familiare, potrebbe infatti esserci la possibilità di una riduzione dell’importo da versare al proprio comune, secondo quanto stabilito dalla legge.

IMU per comodato uso gratuito
InformazioneOggi

Ci sono però dei precisi requisiti da rispettare, che riguardano sia il rapporto di parentela, che la situazione patrimoniale del comodante.

IMU per comodato d’uso gratuito: il quesito

Un nostro lettore ha inviato in redazione il seguente quesito: “Sono sposato in regime di separazione dei beni, viviamo in una casa intestata a mia moglie e nello stesso comune io sono proprietario di una casa che vorrei dare in comodato d’uso a mio figlio. Nello stesso comune, inoltre, mia madre è proprietaria di una casa frutto di una successione avvenuta dopo la morte di mio padre e per la quale sono tecnicamente proprietario di un terzo, mia madre è l’unica utilizzatrice della casa di cui paga ogni tassa, patrimoniale e non, io non compaio in alcuna certificazione. Posso usufruire dello sconto del 50% dell’IMU? Fermo restando questa mia condizione. Grazie per l’attenzione.”

Agevolazioni per comodato d’uso gratuito

C’è la possibilità di ottenere una riduzione del 50% dell’IMU se l’abitazione è concessa in comodato d’uso gratuito. È necessario però rispettare i seguenti requisiti:

  • il comodante deve essere parente in linea retta entro il primo grado del comodatario, come nel caso di genitori e figli;
  • il comodante deve avere la residenza anagrafica e la dimora abituale nello stesso Comune in cui si trova la casa che è stata data in comodato;
  • l’immobile non deve essere incluso tra le categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9) e risultare l’unico posseduto dal comodante, oltre all’abitazione principale;
  • chi riceve la casa in comodato deve utilizzarla come propria abitazione principale;
  • il contratto per il comodato d’uso gratuito deve essere registrato.

Quando non si applica la riduzione dell’IMU

Al contrario, non c’è la possibilità di usufruire delle agevolazioni se:

  • il comodante è proprietario di tre o più immobili a uso abitativo;
  • la residenza è in un comune, mentre la seconda casa in un altro;
  • si è proprietari di immobili residenti all’estero;
  • prima e seconda casa sono situate in due comuni differenti;
  • il contratto di comodato d’uso è stato stipulato tra nonni e nipoti;
  • l’immobile concesso in comodato d’uso gratuito non è adibito ad abitazione principale dal comodatario.

Sconto IMU al 50% per comodato d’uso gratuito al figlio

Per quanto riguarda il quesito inviato dal lettore, confermiamo che può accedere alla riduzione dell’IMU, a patto che il comodato d’uso gratuito concesso al figlio venga dimostrato tramite contratto regolarmente registrato. Rimane inoltre l’obbligo dichiarativo in merito all’immobile.

Per quanto riguarda la proprietà di un terzo della casa ricevuta in eredità, avendone la madre il reale godimento, non costituisce un impedimento alle agevolazioni sull’IMU.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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