Assegno Unico per i figli: aumenta l’importo ma attenzione al limite ISEE

Fra qualche mese l’Assegno Unico Universale destinato alle famiglie con figli compirà un anno dall’entrata in vigore.

La misura, che ha sostituito tutti (o quasi) i contributi destinati alla genitorialità, infatti, è entrata in vigore a marzo 2022; anche se, in realtà, gennaio e febbraio sono stati i mesi apripista.

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Inserito anche nella legge di Bilancio 2023 nel cosiddetto pacchetto di aiuti alle famiglie e alla natalità che in totale vale 1,5 miliardi di euro. È probabile che l’Assegno Unico subirà delle modifiche. Usiamo il condizionale solo perché la legge di Bilancio è attualmente in lettura al Parlamento e, quindi, potrebbe quindi subire delle modifiche prima della definitiva pubblicazione.

Assegno Unico per i figli: aumenta l’importo ma attenzione al limite dell’ISEE

A presentare il pacchetto aiuti alle famiglie e alla natalità è Eugenia Roccella, ministro per le Pari opportunità e per la famiglia. All’interno ci sono vari interventi riguardanti l’Assegno Unico, l’abbassamento dell’IVA per i prodotti per l’infanzia, il congedo per le mamme.

L’Assegno Unico e Universale che l’INPS accredita sul conto corrente dei beneficiari in base all’ISEE e fino al compimento dei 21 anni del figlio.

La misura attuale prevede, per ciascun figlio minorenne o con disabilità (in questo caso non vi è un limite di età), un importo mensile di 175 euro, purché l’ISEE sia inferiore ai 15mila euro. L’importo si riduce in modo graduale con un ISEE superiore fino a raggiungere una somma di 50 euro per ISEE di 40mila euro.

Ebbene dal 1° gennaio 2023 ci sarà un incremento del 50% per ciascun figlio di età inferiore a un 1 anno. Stesso incremento per i nuclei familiari con tre o più figli ma solo per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni. In questo caso però l’ISEE non deve superare i 40mila euro. In questo modo l’assegno minimo passerà da 50 a 75 euro, mentre l’assegno massimo da 175 a 262,5 euro mensili.

Le altre novità contenute nella legge di Bilancio 2023

Altre novità riguardano l’IVA sui prodotti per l’infanzia che dal 22% scende al 5%. Tra questi prodotti ci sono:

  • latte in polvere o liquido;
  • preparazioni alimentari di farine, semole, amidi, semolini, fecole;
  • pannolini;
  • seggiolini da installare nelle auto.

Leggi anche “Governo Meloni: il piano di riduzione dell’IVA al 5% per questi prodotti

Inoltre, la legge di Bilancio introduce un mese in più di congedo che potrà essere utilizzato solo dalla madre lavoratrice fino al sesto anno di vita del bambino. Tale concedo sarà retribuito all’80% della retribuzione. Attenzione però perché questa novità si applica solo alle madri lavatrici che terminano il periodo di maternità obbligatoria a dicembre 2022.

Ricordiamo che la normativa attuale prevede i congedi parentali (al 30% della retribuzione) in via facoltativa e che i genitori possono fruire di 9 mesi (prima erano 6) entro il primo anno di vita del figlio.

Infine, nel pacchetto aiuti alle famiglie e alla natalità è previsto un aumento delle risorse per il Piano nazionale contro la violenza nei confronti delle donne. Infatti, nel 2023 da 5 milioni si passa a 15 milioni di euro; risorse che servono anche a finanziare i centri antiviolenza e le case famiglia. Anche, le risorse per il Piano nazionale anti tratta 2022/2025 subiranno un aumento: attualmente i fondi sono 13,9 milioni di euro, ma nel 2023 si aggiungeranno 2 milioni e nel 2024 altri 7 milioni di euro.

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