Contagio Covid e varianti, le feste di Natale un pericolo: le parole di Massimo Galli

Natale e Covid: per il terzo anno di fila questo si conferma un binomio piuttosto di tendenza. A dire la sua sulla situazione attuale e su quella potenziale anche Massimo Galli.

L’invito del primario del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano sarebbe quello di serbare la cautela.

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InformazioneOggi

Per Massimo Galli il Covid sarebbe partita ancora non chiusa, una problematica da amministrare con un buon parterre di cautele così da poter serenamente convivere con il celebre virus.

Ai microfoni di Fanpage.it afferma poi:

A coloro che dicono che ormai è solo una influenza ricordo che ha fatto 18 milioni di casi ufficiali e 40mila morti solo quest’anno.

Galli sul Covid e sul Natale, cautela per convivenza

Non vi è democrazia con virus e vaccini. Per Galli i giorni che verranno si riveleranno fondamentali: solo così scopriremo il vero volto della nuova variante Cerberus, comprendendo se si tratti di un falso allarme o un qualcosa di più preoccupante. Nel secondo caso messa già in conto fiumana di infezioni.

La prima metà del mese di dicembre sarà decisiva per comprendere l’immediato futuro e anche l’andamento delle festività natalizie. I bollettini parlano di un aumento di contagi e di decessi. Per il già primario del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano non vi sono mezzi termini:

ci sono soggetti che rispondono molto bene al vaccino ed altri che non rispondono affatto. Poi ci sono quelli con comorbidità e chi non ha mai fatto vaccino, per cui i numeri continuano a salire.

Per Galli il problema sarebbe ancora aperto. Ragion per cui andrebbero messe in conto numerose ed efficaci cautele che garantiscano una serena convivenza con il virus. Non si dovrà ricorrere a misure cinesi, ma sottovalutare la questione o, peggio ancora, inquadrarla in un’ottica meramente politica potrebbe rivelarsi un gioco piuttosto pericoloso. Prima o poi si pagherebbe il conto.

Infezioni e speranze natalizie

La speranza è che Cerberus sia un autentico fuoco di paglia. Ma se le infezioni attuali nascondessero qualcosa di più serio ci ritroveremmo catapultati in una ennesima ondata. Qualcosa da evitare considerando il margine circoscritto di quarte dosi  disposizione e la percentuale di pazienti ricoverati.

Questo l’augurio di Massimo Galli:

Mi auguro che non sia così, ma dobbiamo essere zelanti e consigliare di stare attenti. L’atteggiamento dilagante è agli antipodi di ciò, ma non possiamo fare finta di quello che sta succedendo.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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