Dubbi+su+Opzione+Donna%2C+pessime+notizie+per+alcune+lavoratrici%3A+c%26%238217%3B%C3%A8+un+dietrofront+del+Governo
informazioneoggi
/2022/11/28/dubbi-opzione-donna-lavoratrici/amp/
Pensioni

Dubbi su Opzione Donna, pessime notizie per alcune lavoratrici: c’è un dietrofront del Governo

Published by

Il Governo è al lavoro su Opzione Donna, i conti non tornano e le lavoratrici potrebbero non vedere accordate le previste modifiche alla misura.

Soldi e uguaglianza potrebbero essere la causa di un passo indietro del Governo con riferimento a delle variazioni inizialmente preventivate dall’esecutivo.

InformazioneOggi.it

L’idea del Governo è di modificare Opzione Donna introducendo il requisito del numero dei figli. Più vantaggi per le lavoratrici mamme ma questa variazione si scontra con due importanti questioni. La prima riguarda i costi di un eventuale cambiamento, troppo onerosi per le casse dello stato. La seconda fa riferimento al principio di uguaglianza. Potrebbe rivelarsi discriminatorio nei confronti delle donne senza figli. Da qui il passo indietro che probabilmente verrà compiuto dall’esecutivo. Ciò significa che la modifica con riferimento al numero dei figli non verrà inserita nella Legge di Bilancio 2023. La manovra è stata approvata ma ora si stanno scrivendo i dettagli del testo con l’intento di poter trasformare la bozza in Legge il prima possibile, si parla addirittura del periodo immediatamente precedente al Natale.

Opzione Donna, salta la modifica: ecco i motivi

Due motivi, dunque, alla base del possibile annullamento della modifica inizialmente prevista dal Governo. I costi aggiuntivi non supportati dalle attuali risorse e l‘incostituzionalità del provvedimento. Il testo presentato la scorsa settimana approvato dal Consiglio dei Ministri arricchiva la misura di pensionamento anticipato di alcuni dettagli.

Le lavoratrici avrebbero potuto accedere alla pensione a 58 anni se con due figli, a 59 anni con un figlio e a 60 anni in assenza di figli. Confermato il requisito contributivo di 35 anni e il sistema di calcolo puramente contributivo per conteggiare l’importo dell’assegno pensionistico. I dubbi, però, sugli interventi da attuare sono sempre rimasti tanto da far presentare in bianco l’articolo relativo ad Opzione Donna.

I ragionamenti dell’esecutivo

Le lavoratrici continueranno ad andare in pensione a 58 anni se dipendenti e a 59 anni se autonome indipendentemente dal numero di figli. Il motivo è che mancano i soldi per sostenere un cambiamento e i vantaggi economici dal restringimento della platea non sarebbero significativi. Ma c’è una seconda causa che appare ancora più importante.

La nuova normativa sembrerebbe avere una natura penalizzante. Sia verso le donne con un solo figlio che verso le lavoratrici senza figli. Violare il principio di uguaglianza non è possibile e molti costituzionalisti già hanno avanzato l’idea che la nuova formula sia discriminatoria. Si parla di “pressappochismo”, di “sapore del Ventennio” e, di conseguenza, il dietrofront è stato quasi un obbligo per il Governo.

Le lavoratrici che sperano di avere più vantaggi perché mamme di due o tre figli dovranno rinunciare all’idea di favoritismi, sarebbero incostituzionali.

Published by

Recent Posts

Messaggio INPS sul bonus mamme: nuove indicazioni sul pagamento di 40 euro al mese

Il messaggio INPS numero 3289 del 31 ottobre 2025, detta nuove indicazioni sull'integrazione al reddito…

15 ore ago

Pensioni più ricche da gennaio: di quanto aumenteranno gli assegni e per chi?

Alcuni pensionati riceveranno un incremento a partire dal prossimo gennaio. Chi sono i beneficiari della…

1 giorno ago

Ho dimenticato di presentare domanda per Quota 41 precoci: devo dire addio alla pensione?

La domanda per la pensione con Quota 41 precoci va presentata secondo alcune scadenze. Cosa…

2 giorni ago

Percepisco il Bonus Asilo Nido, posso ottenere anche la detrazione fiscale? Ecco la verità

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito un'importante questione: il Bonus Asilo Nido e la detrazione fiscale…

2 giorni ago

Nuovi importi Assegno Unico: più di 200 euro a figlio se si rispettano questi requisiti

Dal mese di gennaio cambieranno le soglie ISEE per l'Assegno Unico e verranno rivalutati gli…

3 giorni ago

Asta BOT 29 ottobre: i risultati del collocamento dei due titoli di Stato

La Banca d'Italia ha pubblicato i dettagli dell'ultima asta BOT, che ha visto protagonisti due…

3 giorni ago