Nel 2023 sarà possibile uscire dal mondo del lavoro con Quota 103: non resta che attendere il testo definitivo della legge di Bilancio.
Il 21 novembre 2022 il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di Bilancio 2023 che proroga due misure che permettono l’uscita dal lavoro: Opzione donna e Ape sociale.
Nello stesso comunicato è descritta anche un’altra possibilità che i lavoratori hanno andare in pensione anticipata. Si tratta di Quota 103 destinata ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, ma anche agli autonomi e ai parasubordinati. Vediamo quali sono i requisiti e se è previsto il cumulo dei contributi.
Si dovrà aspettare la conferma definitiva e l’entrata in vigore della legge di Bilancio per il 2023, ma tutto sembra confermare che i lavoratori in attesa di andare in pensione potranno farlo con Quota 103.
Si tratta di una misura che, come detto in precedenza, è destinata a lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati, purché abbiamo raggiunto due requisiti:
Inoltre, si prevedono due finestre mobili: trimestrale per i lavoratori dipendenti privati e gli autonomi e semestrale per i lavoratori del settore pubblico.
Può capitare che molti lavoratori non abbiano svolto una carriera lavorativa lineare e per questo motivo abbiano versato contributi in diverse casse professionali. Quindi, sono molti a chiedersi se con la pensione anticipata Quota 103 è ammesso il cumulo dei contributi.
Ma cosa si intende con questa espressione? Si tratta della possibilità di versare i periodi assicurativi (non coincidenti e maturati in più gestioni) in un’unica “cassa” per ottenere la pensione di vecchiaia, anticipata, inabilità oppure ai superstiti.
Come detto all’inizio del paragrafo, bisognerà aspettare il testo definitivo della legge di Bilancio per averne la conferma. Comunque, sembra che anche per questa misura di flessibilità in uscita dal lavoro il cumulo dei contributi sarà possibile.
Questo perché a prescindere dalle modifiche dei requisiti, anche Quota 103 dovrebbe segue le regole previste dalle quote precedenti, ovvero 100 e 102. Infatti, anche con queste era possibile cumulare i contributi, compresi quelli versate nelle casse dei professionisti.
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