Ti passerà la voglia di comprare questo rossetto dopo aver scoperto di cosa è fatto

Realizzare un rossetto dal colore intenso e con una certa illuminazione chiede un grosso sacrificio, e non stiamo parlando di lavoro.

Sembra impossibile, ma il meraviglioso mondo della bellezza nasconde delle atrocità dietro ai prodotti che vengono commercializzati. Si vuol vendere il sogno, ma in realtà viene venduto un crimine.

rossetto
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Il rossetto è uno dei protagonisti fondamentali del beauty case di una donna. A prescindere dalle tonalità, in molte non possono farne a meno per donare un tocco di calore al proprio aspetto. Certo, in commercio sono arrivati anche i lip gloss oppure le matite in sostituzione, ma il rossetto non ha mai subìto la concorrenza di questi possibili nemici. Anzi, nel corso della sua vita, vuoi il mondo dell’intrattenimento, vuoi quello della bellezza, il rossetto ha sempre di più rincarato la dose. Insomma, si è imposto come segno di eleganza.

In particolare, una delle tinte che tutte le donne amano è sicuramente quel rosso acceso e intenso, che fa risaltare ancora di più il volto che ha deciso di applicarlo. Tra le altre tonalità che piacciono c’è anche il rossetto rosso carminio, un valido sostituto del primo. Diciamo che si tratta di una colorazione che è la giusta via di mezzo tra l’eleganza del rosso e la freschezza del rosa. Quando non si sa che scegliere tra i due, il rosso carminio è sempre la soluzione giusta. Ma è davvero tutto oro ciò che luccica?

Prima di scoprire cosa si nasconde dietro questo colore così bello e potente, diamo un’occhiata ad altri contenuti ugualmente interessanti. Abbiamo parlato di rosso, e come non citare, dunque, tutti quei cibi di questo colore da evitare per via dei pericolosi coloranti al loro interno? Restiamo nel mondo dell’alimentazione con tutti i benefici, e qualche lato negativo, che acqua fresca e limone possono regalarci. Chiusa parentesi, passiamo al nostro rossetto rosso carminio.

Rossetto rosso carminio, tutto quello che c’è dietro la sua lavorazione

Iniziamo il nostro articolo con un avviso molto importante: chi è sensibilmente animalista potrebbe restare scioccato da ciò che stiamo per scrivere. Ma è doveroso rendere consapevoli le persone che pensano di acquistare un prodotto che sembra innocuo, ma, che in realtà, non lo è affatto.

Detto ciò, possiamo entrare nel vivo dell’argomento. Senza troppi giri di parole, la tonalità del rosso carminio è possibile grazie all’uccisione di tantissimi insetti. Questi sono i cocciniglia i quali, addirittura, diventano insetti da allevamento proprio per essere poi uccisi. Si pensi che si ha bisogno di almeno 100 mila insetti per produrre un chilo di rosso carminio.

Tuttavia, la strage di questi insetti arriva anche nel mondo dell’alimentazione. Possiamo evitare di parteciparvi non acquistando prodotti simili. L’unico modo per capire che una simile merce abbia richiesto il massacro di tante cocciniglia, è leggere l’etichetta. Infatti, l’impiego di cocciniglia è siglato col codice E120, oppure può essere indicato semplicemente con il nome carminio. Alcune volte, è possibile trovare anche la scritta acido carminico. Nel mondo del beauty, invece, il sacrificio di simili insetti è siglato col codice CI 75470.

La dinamica della strage

Praticamente, restando nel mondo del beauty, il procedimento che viene seguito è questo. I cocciniglia, come detto sopra, vengono allevati e poi essiccati e bolliti. Non escludiamo che, per quanto possano essere piccoli, anche simili insetti possano provare dolore nell’atto della loro uccisione.

Ma al di là di questo, conoscendo cosa succede dall’altra parte del sogno che ci viene venduto, forse ci passerà la voglia di acquistare. Avendo maggiore consapevolezza, si potrà fare qualcosa anche nel proprio piccolo semplicemente evitando di comprare e non sentendosi più complici di questo massacro.

Esistono delle possibili alternative?

Possiamo dire che finalmente il mondo del beauty sta prendendo seriamente in considerazione la questione. Ci sono brand, infatti, che hanno totalmente eliminato l’uccisione dei cocciniglia utilizzando pigmenti sintetici e minerali.

Tuttavia, se da una parte si è verificata questa nuova presa di posizione, dall’altra si deve ammettere che non si raggiungerà mai quel tipico tono di colore del rossetto carminio. Possiamo, però, non demordere. In un certo senso, noi possiamo anche vivere tranquillamente senza il rossetto rosso carminio. E, inoltre, non è detto che il progresso scientifico non riesce ad emulare una simile tonalità. Quindi, non è mai detta l’ultima parola!

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