Cartelle esattoriali e condono: addio alle multe non pagate

Da qualche tempo si parla di un condono che concerne le cartelle esattoriali, ma cosa si farà con le multe non pagate? Ecco cosa c’è da sapere in merito

Di recente in molti sicuramente avranno sentito di un condono inerente alle cartelle esattoriali, ma in molti si chiedono se potrebbero rientrare anche le multe non pagate? Ecco cosa c’è da sapere sulla questione.

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Informazione Oggi

Ci potrebbe dunque essere un condono per le cartelle esattoriali con un valore minore di 1000 euro, ma al momento non si sa nulla di certo.

Secondo quanto riportato da lastampa.it, dietro il condono potrebbe nascondersi la cancellazione delle multe inerenti alle auto. Queste riguardano quelle che non sono state saldate con data 2016.

Le multe non pagate avrebbero un somma di più o meno 1 miliardo. Secondo la Cgia, il totale di questo rispetto alle infrazioni irrogate è di 2.6 miliardi (al 2017).

Di questi, solamente il 40.8 per cento è stato riscosso, il trentadue per cento al sud ed il trentatré per cento al centro. Le zone in questione potrebbero dunque trarre dei vantaggi rispetto al condono. Vi è però una questione, e cioè che il totale delle cartelle esattoriali se si calcola l’interesse ed anche la sanzione, potrebbe raddoppiare.

Il totale sarebbe dunque di 2 miliardi. Con il condono, le cartelle sarebbero defalcate. Inoltre, visto che si prenderebbe in considerazione milioni di cartelle, spesso non riscuotibili, se vi fosse un prova di incassare vi sarebbero pochi risultati ed inoltre il fisco sarebbe oberato di lavoro.

Cartelle esattoriali e multe non pagate: il vecchio condono

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Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, il possibile condono non sarebbe di certo il primo, infatti, ve ne è stato un altro che ha sanato le sanzioni fino al 2010.

Con la nuova sanatoria si potrebbero abbuonare gli anni che intercorrono tra il 2010 ed il 2016. Dal 2010 fino ad oggi le multe inerenti alle automobili sarebbero dovute andare in prescrizione dal momento che sono passati cinque anni.

Non è sempre però così, infatti, Timpone ha spiegato che se viene ritenuto che la sanzione non abbia avuto una notifica oppure termini sono decorsi rispetto alla prescrizione vi è la necessità di contestare. In caso contrario sarà necessario presentarsi al giudice di pace.

Inoltre, solitamente il costo del legale può essere maggiore rispetto alla somma da versare al fisco. In più gli i costi potrebbero essere doppi rispetto alla sanzione iniziale. Questa, infatti, quando vede la presenza della cartella può essere maggiorata del cinquanta per cento. Gli interessi, infatti, possono aumentare anche dell’otto per cento ogni anno.

Vi potrebbe essere una possibilità molto drastica e cioè quella di eliminare tutte le cartelle esattoriali con un importo minore di 1000 euro. Queste sarebbero condonate senza che il soggetto interessato ne faccia domanda.

Chiaramente tutto ciò ha dei costi. Se questi risultassero particolarmente alti, il Governo potrebbe pensare di cestinare soltanto la sanzione e l’interesse.

Al momento, però, non si hanno notizie certe e di conseguenza bisognerà attendere forse la Legge di Bilancio.

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