Pensioni e prestazioni di invalidità: spettano tredicesima e anticipo della perequazione? La verità

Anche in tema di prestazioni assistenziali e pensioni di invalidità civile, le ultime novità normative indicano un aumento pari al 2% contro il boom dell’inflazione e il carovita degli ultimi mesi. Spetta la tredicesima? 

Ci avviciniamo alla fine dell’anno 2022 e una domanda che vari beneficiari delle prestazioni d’invalidità INPS sicuramente si faranno è la seguente: su quali di queste prestazioni spetta la doppia mensilità, ovvero la tredicesima?

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Pensione (InformazioneOggi)

Ebbene, è ben noto che la tredicesima consiste in una mensilità ulteriore rispetto alla retribuzione mensile dei lavoratori pubblici e privati, ma anche rispetto alle pensioni pagate a coloro che ne hanno maturato i relativi requisiti.  

Di seguito intendiamo focalizzarci proprio su questo tema, in modo da chiarire se vale la mensilità della tredicesima, ma anche se vi sarà un aumento a fine ann per le prestazioni citate. I dettagli. 

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Pensioni di invalidità e tredicesima: il contesto di riferimento 

 Non vi sono dubbi: sulla pensione di invalidità si ha diritto alla tredicesima e vi sono dunque una serie di prestazioni economiche assistenziali su cui ricorre il diritto alla doppia mensilità. Infatti non bisogna dimenticare che, come anche ricordato nel sito web ufficiale, l’istituto di previdenza versa la tredicesima sulla pensione d’invalidità e sulle altre prestazioni economiche assistenziali – proprio come già si verifica per la pensione ordinaria. 

Un particolare non di secondo piano è poi il seguente: al fine di dare una risposta al carovita e al boom dell’inflazione, ben si comprende il contenuto della circolare Inps n. 114 del 13 ottobre scorso, il quale ha sottolineato l’introduzione di un incremento sui trattamenti pensionistici per il periodo di ottobre, novembre e dicembre.  

E proprio nell’ambito di questi aumenti è compresa anche la tredicesima, così come già tracciato nel testo del decreto Aiuti bis: si tratta in buona sostanza del meccanismo della perequazione, ovvero dell’adeguamento delle pensioni al mutamento del costo della vita. Ciò permette a detti trattamenti previdenziali di contribuire a salvare (almeno in parte) il potere d’acquisto delle famiglie. 

Infatti il decreto Aiuti bis fissa, in attesa dell’applicazione della effettiva percentuale di variazione per il calcolo della perequazione da applicare dal primo gennaio 2023, per ognuna delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022 – compresa la tredicesima mensilità spettante – il riconoscimento transitorio di un aumento del trattamento mensile ordinario del 2%. 

L’aumento vale a favore dei pensionati in via automatica – e dunque senza bisogno di iniziativa di questi ultimi – per quanto attiene alle mensilità di ottobre, novembre, dicembre e sulla tredicesima mensilità. In particolare, nel cedolino l’ammontare è denominato “Incremento D.L. Aiuti bis”. Per ciò che riguarda la mensilità di dicembre è dunque versata la pensione d’invalidità e la tredicesima mensilità con aumento. 

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Prestazioni di invalidità civile: ecco quelle che saranno aumentate  

Anticipato a inizio novembre il calcolo della maggiorazione delle prestazioni previdenziali, rispetto alle regole ordinarie. In particolare, grazie alla circolare INPS n. 120 del 26 ottobre scorso, l’istituto di previdenza ha indicato i criteri e le modalità applicative della cosiddetta rivalutazione delle pensioni, delle prestazioni assistenziali e delle prestazioni di accompagnamento alla pensione per l’anno in corso. Ovviamente non sono escluse le prestazioni che si fondano sul riconoscimento dell’invalidità civile. 

Si tratta dell’anticipo del calcolo dei nuovi importi, in quanto l’art. 21 del decreto Aiuti-bis aveva indicato, in via eccezionale, la scelta di anticipare in via straordinaria al primo novembre 2022 il conguaglio per il calcolo della perequazione dei trattamenti pensionistici. Ciò ovviamente per il summenzionato fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2022 e sostenere il potere di acquisto delle pensioni. 

La circolare n. 120 sopra citata chiarisce che l’incremento perequativo in oggetto vale anche per le prestazioni assistenziali, vale e dire per le prestazioni di invalidità civile e assegno sociale / pensione sociale. 

Indichiamo dunque quelle che sono le prestazioni assistenziali coperte dall’incremento del 2% contro il carovita: 

  • assegno sociale; 
  • pensione sociale; 
  • pensione di inabilità; 
  • assegno sociale sostitutivo; 
  • assegno mensile di assistenza; 
  • pensione non riversibile per sordi; 
  • pensione non riversibile per ciechi; 
  • indennità di accompagnamento; 
  • indennità di comunicazione; 
  • indennità accompagnamento cieco assoluto; 
  • indennità speciale; 
  • indennità di frequenza; 
  • indennità di talassemia. 

Ovviamente di tutte queste prestazioni è fatta opportuna menzione ed è redatta disciplina in apposite leggi. Le ultime novità normative integrano appunto disponendo, in merito all’invalidità civile, l’aumento del 2% per le pensioni e prestazioni di ottobre, novembre e dicembre 2022. 

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