INPS, importante novità le lavoratrice autonome: spetta bonus e indennità

L’INPS ha deciso di introdurre un’indennità per le mamme lavoratici autonome, ma di cosa si tratta? Ecco come funziona la misura

L’INPS ha dunque preso la decisione di inserire l’indennità per le mamme che risultano essere lavoratrici autonome, ma come funziona? Ecco cosa c’è da sapere in merito.

INPS indennità mamme
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Vi sono diverse norme in Italia che risultano essere a sostegno delle famiglie e delle mamme e dei papà. Ad esempio, vi è il bonus fino ad ottocento € per coloro che non hanno percepito l’assegno di mantenimento nel corso dell’emergenza da Covid-19. Tale misura riguarda le persone divorziate oppure separate.

Oppure le ultime norme perfezionate in materia di agevolazioni per il congedo di paternità. Tutte queste misure mirano a rendere uguali i diritti e le responsabilità di entrambi i genitori.

Con il Decreto Legislativo numero 105/2022 sono state perfezionate le possibilità che consentono di tenere insieme vita privata e lavorativa. Sono state aggiunte, infatti, importanti nuove che concernono le donne lavoratrici autonome. Tali novità sono spiegate nella circolare numero 122/2022 dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

INPS, l’indennità per le mamme lavoratrici autonome

L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha dunque deciso di inserire un’indennità per le lavoratrici autonome che riguarda il periodo di maternità.

La misura in questione, come anticipato, riguarda dunque lavoratori autonomi e che rientrano in categorie come quelle degli artigiani, commercianti oppure coloni. Ma non solo perché la misura riguarda anche i pescatori, i mezzadri.

Per ricevere tale misura è necessario che i soggetti interessati abbiano versato i contributi regolarmente. Questo vale anche per il periodo di maternità e di paternità.

Il Decreto Legislativo numero 105/2022 ha citato il T.U. riguardo la maternità ed il congedo. Questo è stato fatto con l’articolo 68 ed ha inserito alcune nuove. Vi è infatti la possibilità di ricevere l’indennità nei 2 mesi precedenti al parto. Questo riguarda le lavoratrici autonome che hanno una gravidanza a rischio.

Per accedere a tale misura è importante ricevere una certificazione dall’ASL in cui vi sono scritte le condizioni della gravidanza. Tale certificato sarà poi inviato all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Se il periodo in cui vi è la possibilità di accedere alla misura in questione coincide con quello canonico della maternità, allora vi sarebbe la possibilità di un’aggiunta.

Secondo quanto riportato dal sito web proiezionediborsa.it, ciò accade perché la data in cui avverrà il parto non può essere prevista in modo esatto. Questo potrà accadere soltanto dopo la venuta del nascituro e da quel momento in poi è possibile calcolare i 2 mesi antecedenti.

Nei 2 mesi precedenti alla nascita del bambino non è necessario smettere di lavorare, infatti, l’indennità viene calcolata e versata ugualmente. Questo accadrà normalmente durante il periodo di maternità della lavoratrice.

Come fare domanda?

Vi sono importanti novità anche per quanto concerne l’indennità di accompagnamento inerenti alla Legge 104: ecco cosa c’è da sapere in merito.

Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, è importante ricordare che potranno accedere all’indennità in questione soltanto coloro che rientrano nel periodo successivo al 13.08.2022.

Secondo quanto riportato dal sito web proiezionidiborsa.it, al momento sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non vi è ancora un’apposita sezione per fare domanda. Ma, sempre l’Istituto, fa sapere che al momento è possibile fare domanda al proprio titolare ed in seguito, quando sarà possibile, si potrà fare richiesta online sul sito INPS.

Chiaramente, prima di procedere è importante chiedere ulteriori chiarimenti ad un esperto in materia che sicuramente potrà dare informazioni specifiche per ogni singola situazione.

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