Pensione APE Sociale e certificazione del diritto: cambia tutto nell’attesa della proroga

L’APE Sociale è l’indennità che accompagna il lavoratore fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia. La certificazione del diritto ha, però, una scadenza.

Scopriamo quando è necessario inviare una nuova certificazione del diritto all’APE Sociale per poter ottenere l’assegno mensile.

APE Sociale
Canva

Tra le misure di pensionamento anticipato in scadenza il 31 dicembre c’è l’APE Sociale. In realtà non si tratta di una vera e propria pensione bensì di una indennità che il lavoratore percepirà fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia (67 anni di età e almeno 20 di contributi). L’APE Sociale può essere richiesta unicamente da quattro categorie di lavoratori. I caregiver che assistono familiari invalidi da almeno sei mesi, gli invalidi con grado pari o superiore al 74%, gli addetti alle mansioni gravose e i disoccupati non percettori di indennità di disoccupazione. Può capitare che una volta ottenuta la certificazione del diritto alla misura l’interessato continui a lavorare oppure vada in congedo straordinario rimandando l’accesso alla prestazione. Cosa accadrà nel momento in cui arriverà realmente il tempo di uscire dal mondo del lavoro?

APE Sociale, quando occorrerà inoltrare nuova domanda

Poniamo il caso di un lavoratore che ottiene la certificazione del diritto all’APE Sociale ma poi non invia la domanda vera e propria optando, invece, per il congedo straordinario. Ricordiamo che questa forma di congedo prevede la possibilità di assentarsi dal posto di lavoro per un periodo molto lungo, fino a due anni. Ebbene, una volta trascorso il periodo di congedo, il lavoratore non potrà accedere all’APE Sociale fino a che non ripresenterà la domanda di riconoscimento del beneficio.

Il motivo di questa necessità di ripresentare la richiesta risiede nel fatto che nel frattempo i requisiti di accesso all’indennità di pensionamento potrebbero essere cambiati. Molto dipende dalla categoria di appartenenza. Poniamo il caso di un caregiver che richiede l’APE in quanto persona che assiste un familiare con grave invalidità. L’INPS dovrà accertare che tale condizioni continui ad essere soddisfatta.

Coma accedere alla misura

Se trascorso il periodo di congedo straordinario il lavoratore continuerà a soddisfare i requisiti di accesso all’APE Sociale, allora potrà richiedere prima la certificazione del diritto per poi inoltrare la domanda vera e propria e poter iniziare a ricevere l’assegno mensile fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

Se la categoria di appartenenza è quella dei disoccupati, invece, non si perde il diritto una volta maturato ma sarà comunque indispensabile inoltrare la nuova domanda. Le risorse a disposizione, infatti, potrebbero non esserci per finanziare la propria richiesta. L’APE Sociale è una misura rifinanziata ogni anno in base alle domande pervenute e solo inviando la richiesta nelle tempistiche e soddisfacendo i requisiti si potrà avere la certezza di accedervi.

Attenzione, poi, ad un ultimo particolare. L’APE Sociale è in scadenza il 31 dicembre 2022 e una eventuale proroga non è ancora certa. Non si può sapere, dunque, se l’anno prossimo sarà ancora richiedibile.

Lascia un commento


Impostazioni privacy