A cosa serve il Sale Nero e perché i nutrizionisti consigliano di integrarlo – o meno – nella dieta

Probabilmente andando al supermercato tutti noi ci siamo chiesti a cose serve il Sale Nero. È meramente estetico o c’è dell’altro? 

La risposta ci arriva dagli esperti. Ecco da dove viene il Sale Nero e come sfruttare le sue caratteristiche per migliorare il sapore dei cibi e forse anche la nostra salute.

A cosa serve il Sale Nero
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Di condimenti e spezie per insaporire i cibi, ultimamente, ne troviamo in abbondanza. E tra questi anche alcuni di cui non avevamo mai sentito parlare, o quasi.

Dopo il “successo strepitoso” del Sale Rosa dell’Himalaya, tra gli scaffali ha fatto capolino anche il Sale Nero, altrimenti detto Hawaiano. Sulle loro proprietà benefiche – o meno – vi sono tutt’ora ampie discussioni.

Non è la prima volta, infatti, che un cibo/spezia/frutto/alga vengono sponsorizzate al grande pubblico, raccontando di “effetti miracolosi” sulla salute, per incentivarne la vendita.

Dobbiamo dunque riuscire a capire, tra tutte le informazioni che vengono diffuse, se e quando un determinato alimento può fare bene oppure no. Anche perché solitamente questi cibi “miracolosi” costano anche molto. Oggi ci soffermiamo sull’analisi delle informazioni inerenti il Sale Nero. Così da comprendere meglio se, nel singolo caso, sia di vantaggio inserirlo nella dieta.

Da dove viene il Sale Nero

Andando al Supermercato possiamo imbatterci in alcuni prodotti diversi dal solito, come ad esempio il Sale Nero. Incuriosisce di sicuro, visto che ha il colore opposto a quello che usiamo di consueto.

Ma sarà solamente decorativo oppure offre dei vantaggi diversi? È lecito chiederselo, anche perché di Sale Nero ne esistono diversi tipi. Quello delle Hawaii, quello di Cipro e quello indiano sono tre varianti di sale scuro, ognuna delle quali presenta caratteristiche diverse.

Oggi parliamo del sale hawaiano. Si tratta di una variante grezza, che a differenza del sale classico non subisce raffinazione. Inoltre contiene elementi come e zolfo, ferro, cloruro di sodio, cloruro di potassio e altri composti solforati. Secondo alcuni, sono questi elementi che apporterebbero dei vantaggi alla salute.

A cosa serve il Sale Nero e perché i nutrizionisti consigliano di integrarlo – o meno – nella dieta

Di certo c’è che il Sale Nero rende il sapore dei cibi diverso rispetto al “concorrente” iodato. Apporta un sentore di “affumicatura” e senza dubbio un aspetto scenografico di maggiore impatto. Inoltre, grazie al colore, riusciamo a vedere meglio la quantità versata nella pietanza. Anche se, di contro, insaporisce un po’ meno del sale bianco, e quindi dobbiamo usarne una quantità lievemente maggiore.

Ricordiamo, però, che un adeguato apporto di Sale Iodato è consigliato dal Ministero della salute. L’uso di troppo sale in cucina è sconsigliato perché aumenta il rischio di ipertensione. Ma quello Iodato, che troviamo ovunque, serve a prevenire alcune malattie della Tiroide. Dunque è indispensabile integrarlo nella dieta.

I veri pericoli nell’apporto di Sale si celano dietro l’ampia presenza di questo condimento negli alimenti industriali. E anche in cibi “insospettabili”, come il pane.

In conclusione, il consiglio degli esperti è quello di adottare una dieta varia, che può comprendere senza controindicazioni anche il Sale Nero. Sostituire completamente il sale iodato con altre varianti potrebbe dunque non favorire alcun beneficio.

Ovviamente, prima di introdurre un alimento nuovo è sempre bene leggere le etichette, per capire se possa contenere sostanze non adatte alla nostra situazione clinica. Oppure consultare il medico curante, che saprà dare un consiglio mirato.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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