Doccia calda, bolletta rovente: come risparmiare acqua e gas e far fronte ai rincari energetici

Rincari energetici, costo della bolletta, quotidianità: tutto connesso. Si avvicina la stagione invernale, voglia di doccia calda.

Il gesto della doccia è tra i fondamenti dell’igiene personale moderna. Una parentesi di relax che mai come oggi pesa sui costi in bolletta alla voce acqua e gas. Le spese di una doccia calda, ecco a quanto ammontano e come contenerle.

doccia bolletta
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Una esemplare e moderna igiene personale prevede doccia e bagno caldo. Un toccasana all’insegna di relax, una pausa dallo stress e dalle apprensioni quotidiane. Ma vi è anche un altro lato della medaglia. Il tempo trascorso accarezzati dalla fuoriuscita d’acqua calda ha inevitabilmente un contraccolpo sulle bollette relative ad acqua e gas che ogni trenta giorni partecipano all’incremento di quelle apprensioni di cui sopra.

E se tra un mese il costo delle bollette del gas potrebbe ridursi, sebbene leggermente, dal 1° ottobre a diverse famiglie è giunta la prima randellata in quanto a spese per la luce. E tra non molto potrebbe toccare all’acqua.

E se ai più piccoli si insegna fin da subito di non sprecare l’acqua, “di non stare “un’eternità” sotto la doccia”, questa regola non sembra essere applicata correttamente nemmeno dagli adulti. Ecco quindi che risparmiare l’acqua, una priorità dal punto di vista etico-ambientale, diventa anche una questione economica.

Infatti, una doccia calda, come ogni consumo energetico, ha un proprio costo ed è bene conoscerlo in modo da prendere provvedimenti in vista delle prossime bollette a fine mese. Ecco quanto consuma una doccia calda.

Una bella doccia calda, sì, ma quanto costa e come pesa sulla bolletta del gas?

Basandosi a quanto segnalato dagli addetti ai lavori, l’impiego di gas per acqua calda potrebbe gravare fino al 10-15% nell’importo complessivo in bolletta di una nucleo familiare.

Del resto non è dato quantificare con evidenza quanto sia il consumo, e pertanto a quanto ammonti la spesa, di una singola doccia calda. Sono plurime le variabili in campo: quella fondamentale è relativa alle tempistiche, ossia i minuti (si spera) trascorsi accarezzati dal gettito di acqua calda.

Basti rammentare quanto detto da Davide Tabarelli, docente di Economia all’Università di Bologna e presidente della società di ricerca energetica Nomisma Energia, sul raddoppiamento delle imposte del gas:

se a inizio anno il prezzo era salito a 1,37 euro ora andiamo oltre i 2,3 euro.

Somma indescrivibilmente elevate. Occhio al minutaggio della doccia.

Doccia calda, e le spese per l’acqua?

Altro discorso quello sull’incidenza di una doccia calda sul costo della bolletta dell’acqua.

Più fonti hanno calcolato come la spesa media al metro cubo di acqua per un nucleo familiare di 4 persone per l’anno corrente raggiungerà i 1,37 euro, con un costo complessivo di circa 450 euro annui.

Per intenderci una doccia calda di una decina di minuti con cospicuo dispendio di acqua, equivalente a 200 litri, potrebbe arrivare a esigere in bolletta nientedimeno che di 1,04 euro.

Bollette dell’acqua, ecco consigli per risparmiare

Innanzi alle spese di una singola doccia calda, particolarmente di quanto si rifranga sulla bolletta dell’acqua, è ovvio che tutti provino a cercare una strategia o a una qualsiasi trovata per riuscire a contenere i consumi.

Questo non solamente è benefico per le tasche delle famiglie del nostro Paese, ma lo è principalmente per l’ecosistema. Basti considerare che in mediamente ogni sessanta secondi si versano addirittura 5-10 litri di acqua. Non mancano in ogni caso gli espedienti di cui servirsi per limitare il dispendio idrico nella propria abitazione, come:

  • verificare che non siano presenti perdite nelle condutture. Un’operazione del genere garantirà un risparmio sino al 22% d’acqua;
  • prediligere comunque la doccia al bagno in vasca. Tale scelta permetterà un risparmio di circa metà dell’acqua occorrente al bagno in vasca;
  • non far fluire l’acqua della doccia nelle fasi di insaponamento. Si calcola che in questo modo si possano serbare sino a 2.500 litri di acqua annui pro capite;
  • installare rubinetti frangi getto in grado di moderare il consumo d’acqua fino alla metà.

Si tratta solo di suggerimenti piuttosto pratici e funzionali, risparmiare acqua vale a dire salvaguardare i portafogli dai rincari bollette e soprattutto tutelare e rispettare l’ambiente.

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