Spetta davvero l’aumento pensioni da ottobre a dicembre 2022? L’INPS chiarisce tutto

L’Inps ha appena emesso la circolare n. 114 del 2022, che indica le istruzioni contabili circa l’introduzione dell’aumento pensioni con rivalutazione, per le mensilità di ottobre, novembre, dicembre 2022 e tredicesima. I dettagli.

Il decreto Aiuti bis, tra i vari interventi, ha disposto anche l‘aumento pensioni nel periodo ottobre-dicembre 2022, tredicesima inclusa.

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Non è certo una novità degli ultimi giorni: già da settimane si sapeva della volontà del mondo delle istituzioni di introdurre l’anticipazione della rivalutazione dei trattamenti pensionistici, con un aumento pensioni straordinario e dovuto al boom dell’inflazione nell’anno in corso.

Dell’appena citato aumento pensioni vi è conferma nel recentissimo messaggio Inps n. 114, che reca infatti istruzioni contabili ad hoc, per garantire questo beneficio agli aventi diritto.

Finalità dell’incremento dei trattamenti pensionistici è tutelare il potere di acquisto delle famiglie e dei pensionati, in questi mesi in cui l’aumento dei prezzi ha messo a dura prova i bilanci mensili di non pochi cittadini italiani.

Aumento pensioni fino a dicembre 2022: chi potrà avvalersene?

Come accennato all’inizio, la circolare Inps n. 114 del 2022 reca il nulla osta e spiega le caratteristiche chiave del meccanismo di rivalutazione pensioni, straordinario e transitorio, previsto dal decreto Aiuti bis come misura contro il caro vita. Il documento indica anche che l’aumento pensioni varrà sulla tredicesima mensilità, ovvero quella di dicembre, in relazione ai ratei di tredicesima cui si ha diritto.

Grazie alla circolare sopra citata, l’istituto di previdenza ha confermato poi che la misura riguarda i titolari di pensione diretta o indiretta (pensione ai superstiti). Non percepiranno l’incremento, invece, i titolari di assegni non previdenziali. Il riferimento va alle prestazioni di accompagnamento alla pensione come ad es. la ben nota Ape sociale.

In particolare, l’agevolazione dell’aumento pensioni sarà valevole per le seguenti categorie di soggetti:

  • gli invalidi civili e titolari di assegno sociale o pensione sociale, che beneficeranno dell’aumento pensioni straordinario del 2% per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022. In altre parole, si tratta di un anticipo della rivalutazione delle pensioni in misura corrispondente al 2% dal primo ottobre;
  • gli altri pensionati otterranno questo aumento a condizione che l’assegno lordo di settembre 2022 non sia maggiore di 2.692 euro (con maggiorazione di euro 52,44 in base alla clausola di salvaguardia per un importo massimo di euro 2.744,44).

Non vi sono dubbi a riguardo: a beneficiare dell’aumento pensioni saranno non tutti coloro che percepiscono la pensione, ma soltanto coloro che rientrano sotto uno specifico tetto.

La mossa anti inflazione dell’aumento pensioni

L’aumento pensioni, straordinario ed anticipato, è – come accennato – frutto di una scelta politica mirata a controbattere all’inflazione, ovvero un particolare fenomeno dell’economia che, nel breve tempo, riduce il potere d’acquisto di cittadini, lavoratori e pensionati, in quanto il reddito non sale con la stessa velocità dell’aumento dei prezzi.

Questo vuol dire che con una identica quantità di denaro rispetto al passato, oggi si può acquistare una quantità inferiore di beni e servizi. In ragione di una situazione di emergenza economica come quella attuale, ben si comprende allora la scelta del Governo di introdurre, con il decreto Aiuti bis, il citato aumento pensioni 2022.

Aumento pensioni: come funziona il pagamento e come controllarlo

A questo punto ci si potrebbe chiedere come avviene il pagamento dell’aumento pensioni previsto dal decreto Aiuti bis e su cui, nelle ultime ore, vi è stato il via libera Inps con la citata circolare. Ebbene, l’incremento del trattamento previdenziale è versato d’ufficio sulle mensilità di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima, se dovute al pensionato stesso. La circolare Inps recante le istruzioni contabili è molto precisa su questi punti e di seguito sintetizzeremo cosa dice.

Il citato importo dell’aumento pensioni sarà individuato da una particolare voce di cedolino con il nome “Incremento D.L. Aiuti bis”. In particolare:

  • in riferimento alle pensioni della gestione privata sarà indicata una specifica voce con il nome “Conguaglio IRPEF anno in corso“;
  • per le pensioni della gestione pubblica sarà riquantificata la voce di trattenuta IRPEF di solito esposta.

Inoltre l’incremento lordo e la correlata tassazione applicata saranno anche visibili sul modello “OBIS M”.

Per quanto attiene alle pensioni con pagamento annuale o semestrale l’aumento del trattamento sarà corrisposto con la rata di gennaio 2023. Da rimarcare che l’importo è imponibile ai fini IRPEF e perciò sarà tassato su ogni mensilità. Si stima che l’aumento pensioni netto mensile nel lasso di tempo ottobre-dicembre sarà incluso tra un minimo di 10 e un massimo di 30 euro, in base a quanto percepito a titolo di pensione.

Infine circa l’aumento pensioni in riferimento alla rata della tredicesima mensilità, questo è versato in proporzione ai ratei di tredicesima spettanti. Mentre nelle circostanze di pensioni che non hanno diritto alla tredicesima, non è pagato alcun incremento a valere sulla citata mensilità.

Per tutte le ulteriori informazioni di dettaglio rinviamo alla pagina web Inps, che contiene la circolare n. 114 sull’aumento pensioni ottobre-dicembre 2022.

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