Pensione di invalidità superiore al 74%: reddito personale o familiare? A molti non è chiaro

Un lavoratore riconosciuto invalido con una percentuale pari o superiore al 74% può una pensione di invalidità.

Un invalido è colui che ha subito una riduzione permanente della capacità lavorativa del 33% (ovvero almeno un terzo) a causa di una infermità.

pensione invalidità
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Però può essere anche un minore oppure un over 67 che ha una difficoltà nello svolgere i più semplici compiti quotidiani. Possono ottenere dei benefici che variano in base alla percentuale di invalidità. Ad esempio, l’iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l’impiego (CPI), assistenza sanitaria con determinate agevolazioni, l’esenzione del ticket sanitario, e in presenza dei requisiti il diritto alla pensione di invalidità civile o all’assegno di assistenza se, invece, invalidi civili parziali.

Inoltre, con una percentuale superiore al 74% possono richiedere l’APE Sociale, ossia una pensione anticipata a 63 anni di età e con 30 anni di contributi, ma 29 se le donne hanno un figlio o 28 se invece ne hanno due. Oppure anche la pensione per lavoratori precoci con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.

Pensione di invalidità superiore al 74%: reddito personale o familiare? A molti non è chiaro

Attenzione però a non confondere l’invalidità con l’handicap. Quest’ultimo termine significa uno svantaggio sociale derivante da una infermità che causa difficoltà di apprendimento o di integrazione lavorativa. Invece, l’invalidità è la riduzione delle capacità lavorative. Altro termine da tener presente è non autosufficienza, ossia l’impossibilità di svolgere determinati atti di vita quotidiana se non con l’aiuto di qualcuno. Questa situazione dà diritto all’assegno di accompagnamento.

La pensione di invalidità civile la può richiedere il lavoratore con una invalidità tra il 74% e il 99% e che quindi non può svolgere il lavoro per cui è stato assunto. Tra i vari requisiti, c’è il reddito che non deve superare una soglia stabilita dalla normativa: per il 2022 è pari a 5.015,14 euro. Nel computo del reddito vengono considerati quelli calcolati ai fini dell’Irpef al netto degli onri sociali e delle ritenute fiscali. Non sono, invece, calcolati l’assegno mensile, la pensione di guerra, le rendite INAIL e l’indennità di accompagnamento.

Il reddito da valutare sarà quello della persona con invalidità e non quello del coniuge o di altri familiari questo perché si fa riferimento ad un assegno assistenziale mirato ad aiutare le persone che convivono con una invalidità.

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