BTP Futura: gli investitori finalmente possono tirare un sospiro di sollievo

Emesso nel 2020 il BTP Futura è destinato ai risparmiatori individuali e retail (affini). La scadenza è 10 anni, quindi nel 2030. 

Si tratta di un BTP dedicato a finanziare lo Stato contro la crisi provocata dalla pandemia da Covid-19 e sostenere la ripresa economica del Paese.

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Inoltre, il Dipartimento del Tesoro riconoscerà a coloro che “conservano” il titolo fino alla scadenza (come detto di 10 anni) un premio fedeltà che sarà aggiunto all’ultima cedola. Ovvero, un tasso medio di crescita in base al PIL nazionale registrato dall’ISTAT tra 1% al 3% del capitale sottoscritto.

Ma tra il 20 e il 23 giugno anche un altro titolo con premio fedeltà è stato collocato dal ministero dell’Economia e delle Finanze: il BTP Italia.

BTP Futura: gli investitori finalmente possono tirare un sospiro di sollievo

Il BTP Futura fu collocato a luglio del 2020 garantendo tassi annui pagati tramite cedole semestrali crescenti (4,3,3). Il titolo che scade fra 10 anni (quindi 2030) ha i tassi sono suddivisi nel modo seguente:

  • primi 4 anni: tasso pari al’1,15%;
  • per i secondi 3 anni: tasso pari all’1,30%;
  • gli ultimi 3 anni: un tasso pari all’1,45%.

L’ammontare emesso fu di circa 6 miliardi di euro che con i tassi bassi non ebbero un grande successo. Quindi, agli conviene conservare il titolo fino al 2030 perché alla scadenza si stima che il rendimento media sarà dell’1,285%. Ma potrebbe arrivare anche all’1,585% con il premio fedeltà.

Oggi sul mercato obbligazionario telematico (MOT) questo titolo costa intorno a 83,50 centesimi con un rendimento alla scadenza del 3,80%.

Ma quale sarebbe la buona notizia? Per ottenere il premio fedeltà al 3%, ossia fino alla scadenza del titolo, il PIL nominale dovrebbe crescere più del 30% tra il 2021 e il 2029. Secondo gli esperti, in questi due anni di vita del BTP Futura il PIL sarebbe cresciuto del 14%.

Quindi, nei prossimi 7 anni il PIL dovrebbe arrivare fino al 16%. Ovvero a un tasso medio inferiore al 2% all’anno. Vista l’inflazione che non vuole scendere sembrerebbe possibile. Non sarà comunque un rendimento altissimo.

L’alternativa sarebbe attendere una “crisi” dei prezzi del mercato secondario e comprare BTP Futura 2030 a basso costo. In questo modo il rendimento sarebbe maggiore. Ma leggendo i dati rinunciare a questo titolo ora sarebbe inutile, mentre sarebbe più appetibile attendere la scadenza del titolo e affidarsi al premio fedeltà.

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