Smartphone e radiazioni, quali sono i modelli più “pericolosi”, ecco la classifica

Sul comparto Smartphone e radiazioni esistono diverse teorie, e non c’è certezza assoluta che facciano male. Ma possiamo scegliere i modelli che ne emettono meno.

Il cellulare, d’altronde, sta sempre vicino a noi: in tasca, in mano, in borsa, e di notte anche sul comodino. Dunque meglio preferire dispositivi che siano più “schermati”.

https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/luso-dei-cellulari-puo-causare-un-tumore-al-cervello#:~:text=Le%20onde%20a%20radiofrequenza%20non,laboratorio%20hanno%20prodotto%20risultati%20discordanti.
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Si tratta comunque di una “paura” abbastanza infondata, stando a quanto affermano gli esperti. Sul sito dell’AIRC, ad esempio, vengono spiegate le ragioni per cui non è dimostrato ancora il nesso cellulare-tumore. L’attenzione del pubblico verso questo ambito, però, è sempre molto alta.

Il dubbio risiede proprio nelle emissioni prodotte dai dispositivi elettronici. Nel caso del cellulari si parla di onde a radiofrequenza (RFR). Dette onde sarebbero in grado di “riscaldare” i tessuti con cui sono in contatto. Quindi immaginiamo subito l’orecchio, che poi è molto vicino al cervello. Di qui, i timori.

Sicuramente dalla nascita del primo telefonino ad oggi, le case produttrici hanno migliorato tantissimo la qualità dei dispositivi, così come la sicurezza. Alcuni modelli però sembra che emettano più radiazioni di altri.

Per chiarezza e aiuto ai consumatori, esistono delle linee guida. Ovvero un’indicazione di emissione massima oltre la quale si può parlare di “rischio”. L’OMS ha dichiarato il valore massimo in 2 w/kg per 10 grammi di tessuto. Negli States è invece di 1,6.

Questa informazione, per i non addetti ai lavori, potrebbe risultare difficile da capire. Ma la buona notizia è che oggi la maggior pare delle case produttrici inserisce le informazioni sulle emissioni in ogni telefono. Se poi vogliamo fare una ricerca su Internet potremo semplicemente digitare “SAR xxx” con a seguire il modello di telefono di cui vogliamo conoscere i valori di radiazioni emesse.

SAR è l’acronimo di  Specific absorption rate, ovvero l’unità di misura che rappresenta la quantità di energia elettromagnetica assorbita dal corpo durante l’utilizzo di un cellulare

Se però temiamo di non comprendere tabelle e numeri e vogliamo semplicemente capire quali sono i modelli considerati sicuri, possiamo rifarci ad alcune “classifiche ufficiali”. Vengono diffuse da alcune realtà, come ad esempio il sito dell’Ufficio federale tedesco per la protezione delle radiazioni (Bundesamt für Strahlenschutz). Per comodità, riportiamo di seguito alcuni marchi e cellulari che emettono più radiazioni.

Smartphone e radiazioni, quali sono i modelli più “pericolosi”, ecco la classifica

Cercando tra i device che emettono più radiazioni troviamo in effetti diversi cellulari “vecchi”. Come detto, oggi le case produttrici hanno innalzato la qualità e la sicurezza dei dispositivi. Infatti tra i “peggiori” troviamo questi smartphone: Motorola Edge (1,68 w/kg); ZTE Axon 11 5G (1,59 w/kg); Asus ZenFone 6 (1,57 w/kg); OnePlus 6T (,55 w/kg); Sony Xperia XA2 Plus (1,41 w/kg); Xiaomi Mi A1 (1,75 w/kg); OnePlus 5T (1,68 w/kg); Huawei Mate 9 (1,64 w/kg); Xiaomi Mi Max 3 (1,58 w/kg).

I modelli più “virtuosi”

Per quanto riguarda invece i cellulari più sicuri, possiamo dire che alcuni grandi brand molto in voga (Samsung, Apple, Xiaomi e Huawei) offrono buone garanzie. Il migliore secondo le ultime classifiche si è rivelato lo Zte Blade V10 (0,13 W/kg). Seguono altri modelli, che vantano pochissime emissioni: Galaxy Note 10+ (0,19 W/kg); Galaxy Note 10 (0,21 W/kg); LG G7 ThinQ (0,24 W/kg).

Altri telefoni con basse emissioni sono: Huawei P30 (0,33 W/kg); Apple iPhone 11 (0,95 W/kg); Realme GT Neo 3 (0,91 W/kg); Honor X8 (0,84 W/kg) e Xiaomi Redmi Note 2 (0,34 W/kg).

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