I TFR agli statali possono essere erogati dall’INPS entro 5 anni dalla richiesta. Ma a seconda dei casi i tempi possono anche allungarsi.
Il TFR, Trattamento di fine rapporto (così come il TFS, Trattamento di fine servizi) è la “vecchia” buonuscita, insomma, la liquidazione che è erogata ala termine dell’attività lavorativa.

Per riceverla però il lavoratore deve aspettare molto tempo. Non solo i dipendenti statali hanno ricevuto anche altre pessime notizie sul TFR, Infatti, subirà un taglio a causa dell’inflazione. Per questo motivo non avrà una rivalutazione e il costo dell’anticipo sarà del 2%.
TFR statali: liquidazione INPS fino a 5 anni, ma i tempi possono cambiare
Gli statali dovranno affrontare anche i tempi molti lunghi dell’erogazione del TFR. Tempi che, se si richiede l’interno importo, possono cambiare. Di solito dal momento della richiesta della liquidazione al momento dell’erogazione, i dipendenti pubblici possono attendere anche un minimo di 105 giorno a un massimo di 5 anni.
Ma a secondo dell’importo e delle motivazioni della cessazione del rapporto di lavoro le tempistiche possono cambiare e diventare più lunghe. Per esempio, se l’importo è superiore a 100mila euro per ottenere la liquidazione si deve attendere fino a 7 anni.
In una nota l’INPS spiega le motivazioni e indica i tempi per ottenere i TFR. Inoltre, nella stessa nota, l’Ente sottolinea che la misura si è rinnovata consentendo di chiedere alla banca un anticipo fino a 45mila euro.
Però i tempi indicati nella nota corrispondono a quelli previsti dalla legge. In realtà succede molto spesso che l’INPS superi queste tempistiche a causa della lentezza nello smaltire le pratiche. Lentezza dovuta anche alla mancanza di personale.
Sempre nella stessa nota, l’INPS fa presente che la liquidazione normalmente è erogata entro 105 giorni nel caso di decesso del lavoratore o di cessazione del lavoro per inabilità. Può, però, subire un ritardo fino a 5 anni per quei pensionati che hanno fruito della Quota 100 avendo compiuto i y2 anni di età e 38 anni di contributi.
Invece, i pensionati che hanno fruito dello scivolo devono aspettare altro tempo perché, per ricevere la liquidazione, devono raggiungere i requisiti della legge Fornero, ovvero raggiungere 67 anni di età e 10 mesi di contributi. Oppure, 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini.
Casi e modalità di erogazione
Inoltre, l’INPS chiarisce che se la cessazione del rapporto di lavoro è avvenuto per sopraggiunti termini di età o di servizio, il pagamento del TFR sarà erogato a partire da un anno dopo la cessazione del lavoro o del servizio. Invece, negli altri casi, come dimissioni o licenziamenti, il pagamento sarà effettuato non prima dei due anni.
Il TFR può essere erogato in tre modi:
- unica soluzione se l’importo è inferiore a 50mila euro;
- due rate annuali, se l’importo è superiore a 50mila ma inferiore a 100mila;
- tre rate annuali, se l’importo, infine, è superiore a 100mila.
Infine, in caso di pagamento rateale la seconda e la terza rata saranno erogate rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dal pagamento della prima rata.