Prezzo del gas in salita, nessuna tregua all’orizzonte ma solo pessime previsioni

Il prezzo del gas continuerà a salire nei prossimi mesi. Il peggio per i contribuenti deve ancora arrivare nonostante gli interventi del Governo.

Le previsioni per il prossimo futuro sono nere. Il gas continuerà a costare sempre più caro preannunciando l’incremento dell’Austerity.

prezzo gas
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Negli ultimi mesi abbiamo avuto solo un assaggio di ciò che accadrà a fine anno. Il prezzo del gas continuerà a salire schiacciando famiglie e imprese impossibilitate a pagare bollette onerose. Se l’aumento delle insolvenze dall’inizio 2022 è stato rilevate, lo diventerà ancor di più nei prossimi mesi qualora le previsioni degli esperti dovessero essere confermate. Il Governo sta cercando di arginare il rincaro del gas con manovre e interventi volti ad aiutare soprattutto la fascia economicamente più debole della popolazione. Sconti in bolletta, bonus, divieto per le aziende di aumentare i prezzi ma la situazione generale è talmente drammatica che è ipotesi plausibile che i contribuenti continueranno a pagare cara la guerra in Ucraina. Gazprom, monopolio del gas russo ha comunicato che “il peggio deve ancora venire” con un aumento dei prezzi del 60% rispetto a quelli di oggi.

Prezzo del gas in aumento del 60%, accadrà realmente?

Una percentuale del 60% spaventa e sembra quasi impossibile che un aumento del genere possa verificarsi realmente. Eppure nell’ultimo anno abbiamo visto accadere di tutto compreso il rincaro del gas da 28,8 euro per MWh del 2021 a 234,5 euro per MWh del 2022. Le stime di Gazprom parlano di una nuova crescita fino a 362 euro per MWH nei prossimi mesi.

Causa della pessimistica previsione la continua diminuzione di affluenza del gas russo che va ad aggravare una situazione resa già complicata da due anni e mezzo di pandemia e dallo scoppio della guerra in Ucraina. La dipendenza dell’Italia dalla Russia per la fornitura del gas è un male da cui liberarsi il prima possibile. Draghi è riuscito ad accordarsi con altre nazioni e l‘Algeria è il nuovo Paese primo fornitore della nostra penisola dallo scorso luglio. Per il prossimo inverno arriveranno 7 miliardi di metri cubi di gas che si aggiungeranno alle forniture russe e a quelle dell’Azerbaijan nonché delle nuove nazioni incluse negli accordi commerciali ossia Egitto, Angola, Congo, Turchia e Qatar. L’obiettivo è rendersi completamente indipendenti dalla Russia entro il 2024.

L’Austerity in Italia è già iniziata

Le scorte di gas per l’inverno 2022 dovrebbero essere sufficienti per non far rimanere gli italiani al freddo ma il problema del costo rimane. Per cercare di limitare le problematiche diversi Comuni hanno annunciato un periodo di Austerity sulla stregua di Nazioni estere. Alzare le temperature dei termosifoni, spegnere anticipatamente l’illuminazione stradale, chiudere prima i negozi, permettere alle scuole una gestione autonoma del riscaldamento, gli interventi suggeriti sono molteplici ma una direttiva a livello nazionale non c’è ancora. Probabilmente dovremo attendere lo sviluppo della situazione e soprattutto la formazione del nuovo Governo per capire che tipo di inverno affronteremo.

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