Elezioni: l’aumento delle pensioni è al centro del programma elettorale di questa coalizione politica

I partiti politici hanno diffuso i propri programmi, in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. Temi fondamentali, come le pensioni, sono al centro del dibattito.

L’incremento delle pensioni di invalidità e la maggiore flessibilità in uscita sono i capisaldi del programma elettorale con il quale il centrodestra aspira a vincere le prossime elezioni.

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La coalizione di centrodestra ha esplicitato tutti i punti del programma elettorale reso noto la scorsa settimana. Nello specifico, ci sono ben 15 punti, dettagliatamente predisposti da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, leader di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.

È con questo progetto che lo schieramento politico spera nella vittoria alle elezioni politiche del 25 settembre. Al centro del dibattito, vi sono aspetti molto sentiti dai cittadini e sui quali si attendono Riforme, ormai, da anni; è il caso, ad esempio, del settore pensionistico e previdenziale.

Ma scopriamo nel dettaglio il programma ed analizziamo i punti che interessano maggiormente i nostri lettori.

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Elezioni: l’aumento delle pensioni di invalidità proposto dal centrodestra

La Riforma del sistema pensionistico è, puntualmente, lo strumento attraverso il quale i partiti politici tentano di accalappiare i consensi degli italiani durante la campagna elettorale. Anche questa volta, dunque, il tema pensioni accende i dibattiti e la dialettica tra le forze in campo.

Il centrodestra ha inserito l’aumento delle pensioni di invalidità e la flessibilità in uscita al punto 9 del proprio programma. Il paragrafo è intitolato “Stato sociale e sostegno ai bisognosi” e, nello specifico, prevede le seguenti misure:

  • riforma del meccanismo degli ammortizzatori sociali, con lo scopo di istituire sussidi più equi ed universali;
  • sostituzione del Reddito di Cittadinanza con strumenti più efficienti di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro;
  • aumento delle pensioni minime, sociali e di invalidità;
  • maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione, con l’obiettivo di incentivare il ricambio generazionale;
  • controllo sulla reale applicazione degli incentivi diretti all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro;
  • piano straordinario di riqualificazione delle periferie, soprattutto tramite la valorizzazione dell’edilizia residenziale pubblica;
  • incremento delle politiche finalizzate alla piena presa in carico delle persone con disabilità, anche attraverso l’aumento di specifiche risorse;
  • maggiori garanzie per i lavoratori fragili, immunodepressi e affetti da disabilità grave.

Le reazioni degli elettori

Com’era prevedibile, la maggior parte dei contribuenti è particolarmente interessata al tema dell’incremento degli assegni pensionistici (in particolare di quelli minimi e di invalidità) e della possibilità di accedere alla pensione in anticipo. La speranza, infatti, è che con le prossime elezioni il Paese possa dotarsi, finalmente, di un Governo stabile e forte, in grado di mettere in atto le Riforme necessarie.

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I cittadini si augurano che quelle dei partiti politici non siano solo mere promesse da marinaio, sterile propaganda finalizzata esclusivamente a prendere voti. Fatti, è questo quello che chiedono.

Molta diffidenza, dunque, perché molti elettori temono che, come successo più volte in passato, ai programmi non seguiranno proposte concrete per la loro realizzazione. In particolare, i percettori della pensione di invalidità sperano che l’assegno per i disabili subisca dei notevoli incrementi.

L’auspicio è che le critiche siano costruttive e che, al termine delle elezioni, venga effettivamente messo in atto quanto pensato in campagna elettorale. Un dato è certo: la circostanza che dai documenti ufficiali dei partiti emerga la volontà e l’impegno di attuare Riforme che possano aiutare i cittadini, è, comunque, un dato molto positivo.

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