Decoder Digitale Terrestre come scegliere quello più adatto, ecco le caratteristiche da controllare

Decoder Digitale Terrestre come scegliere quello più adatto? Ne esistono molti, ma possiamo orientarci al meglio seguendo qualche dritta.

Dopo un inizio caratterizzato da confusione e qualche incertezza, adesso siamo nel vivo del cambiamento definitivo al sistema DBV-T2. Qualcuno forse sta ancora cercando un decoder adatto, che gli permetta di continuare a vedere i canali preferiti.

Decoder Digitale Terrestre come scegliere
Adobe Stock

Non sono mancati, per fortuna, i Bonus del Governo per incentivare il passaggio a questo nuovo sistema di trasmissione. Certo la platea beneficiaria non è stata molto ampia, ma a molti nuclei familiari ha senz’altro fatto comodo poter risparmiare su un acquisto che, di fatto, è stato reso obbligatorio.

Una volta terminato il passaggio, alcuni programmi saranno irraggiungibili per coloro che non sono dotati di un nuovo decoder a sistema DVBT/MPEG4. Per chi non sapesse ancora quale scegliere, ecco una serie di indicazioni per orientare al meglio l’acquisto. Anche se ovviamente non esiste un dispositivo “perfetto” che vada bene a tutti, e alla fine si tratta molto di esigenze personali. Su alcuni fattori, però, non possiamo trascendere.

Decoder Digitale Terrestre come scegliere quello più adatto, ecco le caratteristiche da controllare

Oggi, per poter vedere i canali che sono passati da DVB-T a DVB-T2 possiamo fare due cose: acquistare un nuovo televisore oppure un decoder che gestisca le nuove frequenze. Ovviamente, la seconda opzione è meno costosa. In linea generale, infatti, si trovano decoder a partire dai 30 Euro, dunque per fortuna non dobbiamo investire molti soldi.

Però esistono tantissimi modelli: compatti, di design, con opzioni extra che permettono di integrare diverse funzioni. Dunque per poter scegliere al meglio dobbiamo innanzitutto capire bene il rapporto che abbiamo con i programmi Tv, Internet, Servizi a pagamento eccetera.

È chiaro che chi usa poco il televisore potrà orientarsi verso un semplice decoder Zapper, ovvero adatto a ricevere i canali in chiaro. Gli ultimi modelli sono tecnologicamente migliori di quelli passati e offrono anche una qualità d’immagine più alta.

Dobbiamo dire, però, che c’è Zapper e Zapper. Oltre ai modelli classici da tavolo, esistono in commercio quelli “invisibili”. Sono perfetti per chi ha poco spazio, o per chi predilige la tecnologia di design. ma soprattutto per coloro che hanno il televisore a muro.

Un altro aspetto da controllare nel decoder, soprattutto negli Zapper da tavolo, è la dotazione delle “uscite”. Se si possiede un vecchio televisore non deve mancare la famosa presa SCART. Inoltre se vogliamo guardare contenuti in 4K  e/o HD deve essere presente l’HDMI. Infine, meglio se lo Zapper è dotato di uscita USB: questa è consigliata a chi usa fruire di contenuti digitali personali salvati nelle chiavette.

Anche se i prezzi di alcuni modelli di Zapper non sono propriamente economici, dobbiamo ricordare che offrono numerose funzionalità. Ad esempio possiamo videoregistrare i programmi preferiti, oppure usare l’uscita USB per vedere foto, filmati e video personali. Ma possiamo anche collegarci alla Rete e dunque usare il televisore come un monitor Pc. Questo, anche se il televisore non è propriamente di ultima generazione.

Decoder Pay Tv

Esistono poi dei “decoder 2 in 1”, perché consentono di vedere i canali in chiaro e quelli del fornitore di contenuti a pagamento. Pensiamo ad esempio a Sky. Chi ha un abbonamento potrà contare sui decoder forniti dall’azienda, e quindi non ha necessità di aggiungere, ovviamente, un altro decoder.

In questi tipi di decoder, tra l’altro, è presente lo slot per le Smart Card, con cui si possono guardare contenuti a pagamento. Infine, possiamo contare sul fatto che la qualità delle immagini è nettamente superiore a quella offerta dai classici decoder.

Il telecomando

Quando si acquista un decoder, ovviamente c’è in dotazione il telecomando. Spesso è concepito in modo che agisca sia sul televisore che sul dispositivo stesso. C’è da considerare il fatto, però, che se abbiamo numerosi device collegati potremmo far confusione con i telecomandi.

Possiamo allora optare per quelli universali. Con poche decine di Euro troviamo modelli che racchiudono tutte le funzioni e sono dotati anche di “parental control”, molto utile a chi ha bambini piccoli. Dunque, una volta fatto il check di ogni tipo di collegamento che vogliamo usare possiamo scegliere il telecomando più adatto.

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