Pensione e siparietto politico con botta e risposta ai limiti dell’assurdo tra Berlusconi e De Luca

Il siparietto politico in vista delle elezioni del 25 settembre 2022 è iniziato. Protagonisti Berlusconi e De Luca in un botta e risposta che odora di presa in giro per gli italiani.

All’ipotesi di pensione minima alzata a mille euro si risponde con la proposta di 1.500 euro più colazione gratis al bar.

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In che mani sono gli italiani? Tra due mesi si andrà al voto, un nuovo Governo dovrà essere formato e, ad oggi, la campagna elettorale è un palcoscenico su cui è un atto una tragedia – a tratti commedia. All’incirca 60 giorni per capire chi votare, a chi affidare l’Italia, le sue enormi problematiche e i politici come aiutano i cittadini? Sparando promesse inconcludenti a cui non crede nemmeno la persona più ingenua del mondo. Compito dell’elettore sarà quello di individuare tra tante belle parole dette solo per arrivare alla vittoria quelle sostenute dalla reale possibilità di essere realizzate. Sarà arduo data la fama che rivestono i parlamentari, dal primo all’ultimo politico hanno dimostrato che l’interesse per il bene della nostra nazione e della popolazione non è proprio al primo posto dei loro pensieri. E ora, davanti, ad un botta e risposta che ha dell’assurdo i dubbi degli italiani sembrano confermati.

Il siparietto politico tra Berlusconi e De Luca

Per vincere occorre catturare l’attenzione degli elettori e tra i temi caldi del momento troviamo quello delle pensioni nel 2023. Ecco che i politici preparano i propri discorsi proprio ponendo grande attenzione al sistema pensionistico che sostituirà Quota 102. E qui cominciano ad essere sparate promesse che non potranno mai essere mantenute.

Silvio Berlusconi propone di portare tutte le pensioni minime a 1.000 euro al mese. Un costo non indifferente per lo Stato che non ha fondi a sufficienza per poter realizzare tale progetto. Ma buttare parole al vento non costa nulla, invece, tant’è che dopo Berlusconi ci pensa De Luca a rilanciare. Pensioni minime a 1.500 euro più colazione al bar. Si tratta di una provocazione, naturalmente, volta a sottolineare un’assurdità con un’altra assurdità. Oppure c’è del vero dato i precedenti di De Luca? Qualche anno fa ha alzato a 1.000 euro le pensioni di circa 75 mila cittadini in difficoltà economiche. Un sollievo per i pensionati ma un grande indebitamento per la Regione Campania.

Quale promessa è realizzabile?

A conti fatti i 1.500 euro di De Luca sono un’utopia a meno che non si voglia affossare l’amministrazione della Regione Campania. Diverso il discorso per l’innalzamento della pensione minima a 1.000 euro suggerito da Berlusconi. Il piano è, in teoria, realizzabile qualora le risorse venissero spostate da una parte all’altra.

L’idea di Fratelli d’Italia è di togliere il Reddito di Cittadinanza e trasferire le risorse finanziare alle pensioni minime. I percettori dell’RdC verrebbero aiutati con l’assunzione da parte dei Comuni per lo svolgimento di lavori retribuiti di pubblica utilità. Per passare dalla teoria alla pratica, però, questo progetto ha bisogno di tempo, volontà e di un riassetto del mercato occupazione.

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