Sperimentazioni al via: forse a breve avremo nuovi vaccini contro l’antibiotico resistenza, un problema sempre più gravoso in tutto il mondo.
Da tempo, si parla della resistenza di alcuni batteri alle terapie che fino a poco tempo fa erano efficaci. Alcuni patogeni possono mutare nel tempo e, come già accade, causare problemi gravi per la salute pubblica.
Il fenomeno è chiamato antibiotico resistenza, o tramite sigla “AMR”. Si manifesta quando determinati microrganismi resistono ai trattamenti antimicrobici. Questi sono comunemente usati in medicina, sia umana che veterinaria, per curare diversi tipi di malattie infettive.
L’abuso di detti antimicrobici, soprattutto negli allevamenti intensivi di bestiame, ha contribuito fortemente a ingrandire il ventaglio di patogeni resistenti ai trattamenti. Ma anche lo scorretto utilizzo di antibiotici da parte delle persone ha aggiunto un ulteriore tassello al fenomeno.
Da molto la comunità scientifica sta lanciando l’allarme e studiando sistemi per combattere l’antibiotico resistenza. Il batterio che al momento ha sviluppato una maggiore resistenza è lo Staphylococcus aureus.
In questo contesto, l’OMS ha deciso di fare un appello a tutte le realtà coinvolte, consigliando vivamente di accelerare la sperimentazione e la creazione di vaccini efficaci.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato recentemente un report – il primo in assoluto di questo genere – con i dati sulla situazione vaccini contro l’antibiotico resistenza. L’analisi effettuata dall’OMS indica la “necessità di accelerare le sperimentazioni per i vaccini correlati alla resistenza antimicrobica in fase avanzata di sviluppo e di massimizzare l’uso dei vaccini esistenti.”
L’urgenza deriva dal fatto che la situazione a livello globale sta diventando “preoccupante”. Si calcolano quasi 5 milioni di morti all’anno a causa di infezioni da batteri resistenti. Il ventaglio di virus, batteri, funghi e parassiti che possono diventare resistenti è davvero ampio. Secondo l’OMS quando accade diventa difficilissimo trattare un paziente infetto in modo efficace.
Ecco perché l’invito a concentrarsi sui vaccini. In questo modo potremmo mitigare l’espansione del fenomeno e proteggere molte più persone. Sempre secondo il rapporto dell’OMS, però, i nuovi vaccini potrebbero non arrivare molto velocemente.
Ma al tempo stesso abbiamo già alcune armi molto efficaci per combattere la resistenza di alcuni patogeni. Ad esempio, sono già disponibili vaccini contro quattro di questi:
E l’invito è quello di permettere un accesso a livello globale di queste preziose risorse, soprattutto nei Paesi che hanno difficoltà economiche e di sviluppo.
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