Pensione e riscatto laurea gratuito per rilanciare studio e turnover a lavoro, la proposta che piace a molti

Al momento la riforma pensioni è in alto mare e continuano a farsi largo idee e proposte, tra cui quella del riscatto laurea gratuito.

In tema di riforma pensioni 2022-2023, riecco la proposta del riscatto laurea gratuito con i risparmi di Quota 100. Ma il dibattito prosegue senza aver raggiunto traguardi e punti fermi. Le prospettive.

riscatto laurea
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Come è ben noto, quello delle pensioni e della riforma strutturale del sistema previdenziale sono temi assai delicati e al contempo dibattuti. In particolare, negli ultimi giorni il Presidente dell’Inps Tridico è intervenuto nuovamente in proposito, riproponendo l’idea di introdurre un riscatto laurea gratuito del periodo di studi universitari.

Insomma, la discussione sulla riforma pensioni prosegue e, se è vero che già in passato si era parlato di un possibile riscatto gratuito della laurea, ora le parole di Tridico rilanciano l’ipotesi. Vediamo allora un po’ più nel dettaglio quale potrebbe essere lo scenario futuro e quali prospettive potrebbero esserci per il riscatto laurea.

Pensioni e riscatto laurea gratis: le parole dell’Inps non lasciano dubbi

C’è da fare un intervento importante che ovviamente necessita di risorse importanti, quello della copertura di quel periodo formativo su base contributiva in modo che si possa, come avviene in Germania, riscattare la laurea in modo gratuito. Ora abbiamo il riscatto light che è un passo avanti, si riscatta la laurea nel modello contributivo con 20-22mila euro. Riscattare la laurea vorrebbe dire incentivare i giovani a studiare”, sono state le parole espresse dal Presidente Inps, che ben chiariscono i vantaggi del riscatto gratuito della laurea.

Oltre ad aver rilanciato la proposta in oggetto, l’istituto di previdenza ha effettuato anche delle stime sui costi del riscatto laurea gratuito: circa 4 miliardi l’anno è la cifra calcolata.

Risparmierebbero, e non poco, i beneficiari: infatti, al momento, il riscatto sulla base dell’importo contributivo minimo vale 5.360 euro per anno di durata del corso di laurea. Si tratta dunque di una cifra oscillante tra i 15mila e i 21-22mila euro, che non tutti sono in grado di permettersi o intendono spendere.

Riscatto laurea gratuito ai fini della pensione: compromesso tra spesa per lo Stato e investimento a favore dei giovani?

Secondo gli osservatori e gli esperti del settore pensioni, la soluzione prospettata dal Presidente dell’Inps Tridico potrebbe essere efficace. Essa assumerebbe i contorni del già sperimentato schema tedesco e consentirebbe di dare luogo ad un investimento a favore dei giovani e del loro inserimento nel mondo del lavoro.

C’è però di mezzo inevitabilmente un aumento delle spese per lo Stato, ma ciò sarebbe compensato da una maggior formazione dei giovani, che sarebbero incentivati a frequentare l’università – grazie al riscatto laurea gratuito degli anni formativi.

Non solo. Nel medio termine, il nuovo schema del riscatto laurea gratuito ai fini della pensione favorisce il turn over, oggi non così agevole. E i numeri indicherebbero che il riscatto gratuito è la strada da percorrere.

Vero è infatti che il numero dei laureati è calato progressivamente negli ultimi 15 anni. Chiaramente il riscatto gratuito potrebbe spingere più giovani ad iscriversi ad una facoltà, perché sicuri che gli anni di studio sarebbero ‘coperti’ dal lato previdenziale.

Inoltre c’è chi sottolinea che sul tavolo giacciono ben 10 miliardi risparmiati dall’adesione ridotta a Quota 100. Queste risorse economiche potrebbero finanziare l’operazione per almeno un biennio, con il beneficio di lanciarla e vederne subito gli effetti positivi. Ciò consentirebbe infatti di anticipare di qualche anno l’uscita dal mondo del lavoro, grazie appunto al meccanismo del riscatto gratuito. E di ciò si gioverebbe anche il turn over.

Intanto il dibattito sulle pensioni prosegue

In verità quello sul riscatto laurea gratuito è soltanto uno dei tanti tasselli del progetto di riforma delle pensioni. Il ‘cantiere’ è tuttora aperto e registra gli interventi e i contributi dei sindacati, in attesa di novità sostanziali da parte dell’Esecutivo. Il rischio concreto è, al momento, il ritorno alla legge Fornero dal 2023.

Anzi secondo alcuni il Governo sembra voler tirare dritto sul graduale ritorno alla rigidità delle regole Fornero, anche perché dal prossimo anno sarà addio anche a quota 102. Insomma il tempo stringe e nulla di veramente concreto è finora emerso nel cantiere pensioni.

I sindacati ad es. hanno recentemente indicato l’ipotesi di una massiccia operazione di riduzione della tassazione fiscale sui redditi da lavoro subordinato e da pensione, ma soprattutto intendono avere un dialogo più diretto e ravvicinato con il Governo e le imprese.

Obiettivo dichiarato per tutte le istituzioni è comunque la tutela del potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni. Oggi l’esigenza è sentita più che mai. E ciò passa anche attraverso la citata proposta del riscatto laurea gratuito degli anni formativi.

  • almeno i due terzi del valore dell’edificio.

Infine, ricordiamo che ancora con l’identica maggioranza, l’assemblea condominiale può sottoporre l’esecuzione alla prestazione da parte dell’interessato ad una condizione, vale a dire la presentazione di idonea garanzia per i danni eventuali che ne potrebbero derivare.

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