Condizionatore acceso consumi pazzeschi anche solo dopo 1 ora? Ecco come calcolare bene l’uso di energia per non finire ‘sul lastrico’

Condizionatore acceso consumi “da infarto”, è proprio vero? Andiamo a scoprire come calcolarli in due step.

Il caldo torrido di questi giorni sta davvero mettendo a dura prova il nostro benessere. Chi ha un condizionatore sicuramente sta meglio, ma vale anche per il suo portafogli? Scopriamolo insieme.

Condizionatore acceso consumi
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Ormai non si parla d’altro: costi eccessivi dell’energia, necessità di cambiamento, surriscaldamento globale, crisi dei consumi e altro ancora. Sembra che tutto ruoti attorno a qualcosa che fino a poco tempo fa era quasi “scontata”: la Luce.

Menzioniamo i condizionatori d’aria e vengono immediatamente in ricordo le parole del Premier Draghi. Per ovviare alla guerra dobbiamo “sacrificarci” e consumare di meno. Così come per poter attuare la transizione energetica, sembrerebbe.

Anche senza tanti “nobili scopi”, però, oggi usare un condizionatore per rinfrescare la casa può risultare davvero oneroso. Tra l’altro ricordiamo che un dispositivo di questo genere può diventare dispensatore di germi e batteri.

Non a caso, d’estate, molte persone sviluppano allergie e/o raffreddori, e infezioni più o meno severe alle vie respiratorie, a causa della scarsa manutenzione dei condizionatori. E coi contagi da Covid che stanno “schizzando alle stelle” potremmo ripiombare persino nella paura, visto che ormai sembra che ogni cosa sia diventata pericolosa per la nostra salute.

Ma noi non vogliamo questo, e anzi, dobbiamo essere positivi e confidare nelle nostre capacità. Immunitarie e anche di “sopravvivenza” alla crisi economica/caro energia. Ecco dunque come capire se il nostro condizionatore potrà darci sollievo oppure una “mazzata” al portafogli.

Condizionatore acceso consumi dopo 1 ora, ecco come calcolare bene l’uso di energia

Per prima cosa, ricordiamo che i dispositivi più recenti sono costruiti in modo da avere un’efficienza energetica più alta. Chi ha un vecchio condizionatore forse dovrebbe valutare l’acquisto di un modello di Classe A+++. Capire la Classe di un elettrodomestico è davvero facile perché c’è sempre un’etichetta adesiva con la categoria di appartenenza. Le Classi vanno dalla A+++ fino alla D. Naturalmente, più si avanza con l’alfabeto e maggiori sono i consumi.

Nelle medesime etichette, poi, sono mostrati anche la potenza in kWh, e i consumi per 60 minuti, quindi all’ora. Si tratta di indicazioni preziose e che per fortuna sono obbligatorie grazie alle normative europee.

Proprio dal consumo orario e dalla potenza possiamo calcolare quanto spendiamo col nostro condizionatore acceso. Va specificato, però, che il condizionatore consuma di più non appena si accende. Via via che va a regime, anche l’uso di energia si stabilizza. Ma abbiamo comunque un parametro da valutare, che ci farà capire se possiamo rinfrescarci serenamente o se è meglio… farsi una doccia fredda.

Ad oggi, l’energia costa in media 0,27-0,35 euro/kWh, ma a seconda del contratto col proprio operatore possiamo arrivare anche a 0,58 euro/kWh. considerando tasse e costi aggiuntivi. Per capire il costo del condizionatore basterà guardare l’etichetta di cui sopra, dove compare il consumo per 60 minuti. Ad esempio potremmo trovare 1kWh/60.

Moltiplichiamo 1 per la tariffa attualmente attiva nelle nostre bollette e otteniamo il “prezzo” del condizionatore acceso. Quindi potremmo avere dei risultati che variano dai 40 ai 50 centesimi all’ora. Può sembrare poco, ma in fondo alla giornata, in fondo al mese e alla fine dell’estate i costi potrebbero aver raggiunto una bella cifra.

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