Detrazioni fiscali per lavori di ristrutturazione: per non perdere i soldi bisogna stare attenti alle scadenze

Per gli interventi di ristrutturazione edilizia è possibile richiedere le detrazioni fiscali nel 730. In che modo?

La CILA, cioè la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, è un titolo necessario nel caso in cui si voglia ristrutturare un immobile attraverso un intervento di manutenzione straordinaria. È stata introdotta, per la prima volta, nel 2010.

detrazioni fiscali
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Le detrazioni fiscali sugli interventi di ristrutturazione edilizia sono previste dall’art. 16-bis del Dpr 917/86, il quale stabilisce una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese affrontate, fino a un massimo complessivo non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. Tali detrazioni devono essere suddivise in 10 quote annuali di pari valore.

Le detrazioni spettano per tutti gli interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, ad opera di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare o di cooperative edilizie.

Il Decreto Rilancio, inoltre, ha previsto che, per le spese relative agli anni 2020 e 2021, invece della detrazione è possibile richiedere, alternativamente, lo sconto in fattura (sulla somma dovuta) oppure la cessione del credito d’imposta.

Detrazioni fiscali: quando è necessaria la CILA?

Un gentile Lettore ha inviato il seguente quesito, relativo alla comunicazione di fine lavori:

Buongiorno, ho aperto la Cila per compiere dei lavori di ristrutturazione straordinaria nel mio appartamento (rifacimento impianti, installazione condizionatori, nuovi tramezzi). Il mio architetto, però, ha chiuso la Cila senza avvisarmi; dunque, vorrei capire se i 90 giorni decorrono dalla chiusura della Cila, oppure dal collaudo/montaggio dei condizionatori. Grazie mille”.

La CILA è obbligatoria per i lavori che non coinvolgono parti strutturali dell’edificio, come lavori di manutenzione straordinaria, di restauro, di rimozione delle barriere architettoniche.

Una volta terminati i lavori, bisogna presentare tutti gli atti necessari all’aggiornamento catastale, attraverso la comunicazione di fine lavori. La mancata presentazione di tale comunicazione, comporta l’irrogazione di una sanzione pecuniaria prevista dall’articolo 6-bis, comma 5, del Testo unico per l’edilizia, del valore di 1.000 euro.

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Detrazioni fiscali per interventi edilizi: in cosa consiste la comunicazione all’ENEA?

La Legge n.296/2006 (cd. Legge Finanziaria 2007) ha istituito l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, attraverso la quale l’ENEA gestisce le detrazioni fiscali IRPEF relative ai lavori di riqualificazione energetica degli immobili. La Legge di Bilancio 2018, poi, ha modificato i requisiti per ottenere i benefici fiscali, per quanto riguarda le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018.

L’ENEA, dunque, è l’ente chiamato a controllare la regolarità dei beni acquistati con le detrazioni fiscali IRPEF. È necessario, infatti, che essi siano finalizzati al risparmio energetico o alla riqualificazione energetica dei fabbricati. A tal fine, gli interessati devono inviare telematicamente all’ENEA la comunicazione recante tutte le informazioni sui lavori edilizi compiuti.

La trasmissione di tali informazioni sulla piattaforma dell’Ente deve avvenire entro 90 giorni dalla data di completamento dei lavori o del collaudo. Dal 2018, inoltre, è attivo il nuovo sito dell’ENEA, grazie al quale l’Agenzia delle Entrate può procedere ai controlli sui documenti tecnici ed amministrativi da allegare per ottenere il Bonus risparmio energetico o Ecobonus.

Le scadenze per la comunicazione

A seconda dell’intervento da svolgere o dell’impianto da installare (caldaie, infissi, serramenti ecc.), bisogna inoltrare una specifica comunicazione con la documentazione tecnica ed amministrativa.

Se, infatti, manca tale comunicazione, non è possibile usufruire delle detrazioni fiscali nel 730. Ma la comunicazione è molto importante anche perché potrebbero esserci accertamenti e controlli da parte del Fisco. Per evitare sanzioni, dunque, dovrà esserci corrispondenza con quanto dichiarato.

È consigliabile, in ogni caso, conservare la ricevuta della trasmissione della documentazione all’ENEA (a cui viene attribuito uno specifico codice CPID) e gli atti in originale, in caso di eventuali verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il termine di scadenza per inoltrare la comunicazione è 90 giorni dalla fine dei lavori. Per fine lavori deve intendersi la DIA di chiusura attività o la CILA o SCIA. Per le specifiche modalità tecniche di individuazione del momento esatto di chiusura dei lavori è necessario rivolgersi all’architetto, al tecnico o alla ditta che ha eseguito i lavori.

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