Congedo di 2 anni: il raddoppio del beneficio è possibile? La risposta non è scontata se ci sono queste condizioni

Il congedo di 2 anni è un’agevolazione che un lavoratore con disabilità può ottenere ai sensi della legge 104.

In realtà spetta anche al lavoratore che assiste un familiare con disabilità. Purché questa sia certificata come grave.

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Foto Canva

Per ottenerla, però, ci sono alcuni requisiti da considerare e condizioni in cui devono trovarsi sia lavoratore sia il familiare d’assistere.

Congedo di 2 anni: il raddoppio del beneficio è possibile? La risposta non è scontata

“Buongiorno. Le volevo chiedere: se io usufruissi solo alcuni giorni di congedo di due anni per legge 104 e poi il malato morisse, si potrebbe chiedere gli altri giorni non utilizzati per un’altra persona con 104? Grazie”.

Il congedo straordinario di 2 anni è previsto ai sensi della legge 104 (articolo 3, comma 3). Un lavoratore dipendente del settore pubblico o privato può chiedere il congedo una sola volta per l’intera vita lavorativa.

Si tratta di un’assenza dal lavoro per un massimo di 2 anni, frazionabili anche in giorni o mesi, che un lavoratore può prendere per assistere un familiare con disabilità.

Però, per prima cosa è necessario che al familiare sia riconosciuto una disabilità grave che deve essere certificata con il verbale 104 e rilasciato da una commissione medica dell’INPS. Inoltre, una condizione importante per fruire di quest’agevolazione è la convivenza. Infatti, lavoratore e familiare devono vivere nella stessa casa o nello stesso stabile.

Infine, si ricorda che la domanda dovrà essere presentata all’INPS in modalità telematica. È possibile comunque rivolgersi a un patronato in caso di necessità.

Risposta

La risposta è negativa. Infatti, il congedo di due anni può essere richiesto per ogni familiare disabile da assistere, ma senza superare i due anni totali.

Nel caso in cui un familiare titolare di legge 104 venisse a mancare non è possibile sfruttare i rimanenti giorni del congedo non utilizzati per assistere un altro familiare con disabilità. Questo perché non è previsto il cosiddetto “raddoppio”.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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