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Economia

Notifica digitale: in arrivo la rivoluzione per la notifica di multe e cartelle con spese a carico del destinatario

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La Legge di Bilancio 2020 ha introdotto la notifica digitale per multe, avvisi di pagamento e cartelle. Cosa prevede il nuovo Decreto?

È in arrivo il Decreto dei Ministri Colao e Franco che, in seguito all’introduzione della piattaforma digitale prevista dalla Legge di Bilancio 2020, consentirà la cd. notifica digitale delle multe, delle cartelle e degli avvisi di pagamento. In questo modo, la Pubblica Amministrazione potrà risparmiare i costi legati a tali operazioni.

Foto Canva

Notifica digitale: cosa prevede il nuovo Decreto?

Lo scorso marzo, il  Ministro per l’Innovazione Tecnologica Vittorio Colao ha anticipato l’avvento della piattaforma digitale, grazie alla quale la Pubblica Amministrazione potrà inviare telematicamente cartelle, multe e avvisi di pagamento.

Il Decreto, firmato anche dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, dopo la registrazione alla Corte dei Conti, potrà, tra poco, essere finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Da tale momento, dunque, i nuovi costi relativi alle notifiche entreranno ufficialmente in vigore.

Leggi anche: “Rottamazione cartelle esattoriali: pochi giorni ancora per pagare, l’occasione non va perduta“.

I nuovi importi con la notifica digitale

Il vantaggio principale dell’introduzione della notifica digitale riguarda l’aspetto economico. Permetterà, infatti, un consistente risparmio non solo per la Pubblica Amministrazione, ma anche per i contribuenti. La notifica costerà 2 euro, mentre il costo per coloro che non hanno una casella Pec o una casella certificata per la consegna digitale sarà di 3,40 euro.

Dei 2 euro, 1 euro è per chi spedisce la cartella ed 1 euro, invece, per chi gestirà la piattaforma. Gli ulteriori 1,40 euro, poi, dovranno essere versati solo nel caso in cui l’invio dovrà avvenire in modalità cartacea, per coloro che non possiedono un indirizzo Pec.

Tali costi sono dovuti ad una serie di circostanze, tra cui le spese sostenute dai mittenti per la preparazione degli atti e dei provvedimenti, per il deposito, per la gestione della piattaforma da parte di PagoPa ed, infine, per quelli affrontati dal soggetto che consegna la copia cartacea del documento.

Ripetibilità: in cosa consiste?

Il Decreto, inoltre, sancisce la ripetibilità delle spese a carico del destinatario. Tale ripetibilità riguarderà anche la notifica digitale degli avvisi, delle cartelle e delle ingiunzioni di pagamento da parte dell’amministrazione finanziaria e dell’agente della riscossione.

Le spese a carico del destinatario saranno, nello specifico:

  • le cifre destinate al gestore della piattaforma digitale che si occupa di tutto il servizio di notifica;
  • le somme spettanti a chi fornisce il servizio nel caso in cui la notifica deve avvenire necessariamente tramite consegna della copia cartacea;
  • i costi degli avvisi cartacei.

Non sono, al contrario, ripetibili, relativamente agli atti finanziari, le spese sostenute dall’amministrazione finanziaria e dall’agente della riscossione.

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