Pensione d’invalidità, tutti i dettagli sugli aumenti del 2022: assegni più ricchi e servizi INPS potenziati

La pensione d’invalidità avrà un importo più elevato secondo quanto previsto dalle indicazioni inserite nei venti disegni di Legge connessi alla “decisione di bilancio”. 

Assegni più ricchi mentre contemporaneamente vengono potenziati i servizi INPS per i percettori della pensione di invalidità.

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Sul piano delle pensioni le decisioni da prendere sono svariate. I dubbi sulle modalità di accesso all’assegno pensionistico nel 2023 dopo il superamento di Quota 102 valida solo per il 2022 sono ancora molti e le possibili strade da intraprendere sono diverse. La Riforma Fornero sembrerebbe essere stata messa da parte mentre avanza l’ipotesi di Quota 104 ma, per ora, è solo pura idea. Per quanto riguarda le pensioni di invalidità, invece, l’adeguamento è certo ed inserito tra i venti disegni di Legge prossimi a diventare una Legge con l’aumento degli assegni che nell’anno in corso presentano un importo di 291,98 euro. In più, è stata ormai intrapresa la strada verso la digitalizzazione e il potenziamento di diversi servizi INPS in modo tale da rendere più semplice per i contribuenti svolgere specifiche operazioni.

Pensione d’invalidità, è ora di aumentare l’importo

Erika Stefani, ministro della Disabilità, ha annunciato gli aumenti della pensione d’invalidità in seguito all’approvazione del Parlamento. Un adeguamento degli assegni che si affiancherà alle altre indicazioni date dalla Corte Costituzionale con la sentenza numero 152 del 2020. Dal mese di novembre di due anni fa l’importo delle pensioni di invalidità è salito da 286,81 euro a 651,51 euro per tredici mensilità con un nuovo trattamento previsto per gli invalidi civili al 100% di età compresa tra i 18 e i 60 anni.

Abbiamo assistito al riconoscimento d’ufficio dell’aumento delle pensioni per sordi, ciechi assoluti e invalidi civili totali ma solo soddisfacendo alcune condizioni. Il riferimento è ad un reddito inferiore a 8.583,51 euro per un pensionato che vive da solo e 14.662,96 euro per un pensionato coniugato. La maggiorazione mensile per l’anno in corso è di 368,58 euro mentre con riferimento al trattamento di invalidità l’importo dopo la rivalutazione è di 291,69 euro arrivando, così, ad un totale di 660,27 euro.

Non solo maggiorazioni degli assegni, anche i servizi diventano più ricchi

Per agevolare e semplificare le procedure ai contribuenti, l’INPS sta potenziando diversi servizi utilizzando i progetti connessi al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza. La documentazione sanitaria per il riconoscimento dell’invalidità può essere presentata telematicamente, ad esempio, in un’ottica di digitalizzazione di tanti servizi preparando adeguatamente i dipendenti e aumentandone le competenze per poter aiutare attraverso la tecnologia le persone con invalidità. Ricordiamo, in questo contesto, l’importanza della Disability Card per abbattere tutte le barriere che gravitano intorno ai cittadini disabili.

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