IMU: ecco chi sono i fortunati contribuenti che non dovranno pagare la rata di giugno

L’IMU, Imposta municipale propria, è un tributo (o tassa) che si paga a livello comunale sul possesso di immobili.

È entrata in vigore nel gennaio del 2012 e fino al 2013 era valida anche per le prime case. Successivamente, tranne per gli immobili di lusso, non è dovuta più per le case principali, ma solo per le seconde case anche se si abitano per poco tempo.

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I versamenti sono eseguiti due volte l’anno. Il prima il 16 giugno e il secondo il 16 dicembre. Il contribuente può anche scegliere di versare le rate in una unica soluzione. Ma questa possibilità non spetta a tutti.

IMU: ecco chi sono i fortunati contribuenti che non dovranno pagare la rata di giugno

Fra qualche settimana scade la prima rata dell’IMU anche se alcuni contribuenti non sono tenuti al pagamento della rata del 16 giugno.

Con la fine dell’emergenza sanitaria anche la maggior parte delle agevolazioni sono cessate. Ad esempio, riguardo l’IMU i contribuenti possono continuare a versare la tassa in un’unica soluzione agevolata. Ma questa possibilità spetta solo per gli immobili inseriti nella categoria catastale D/3, ovvero per quelli utilizzati per:

  • spettacoli cinematografici;
  • teatri e sale per concerti.

Per questi immobili è prevista una esenzione IMU se destinati a spettacoli cinematografici, teatri o sale concerto e è necessario che i gestori siano i proprietari dell’immobile. Comunque sia, l’esonero deve essere riconosciuto da una Commissione europea.

Infatti, la legge di Bilancio 2022 ha introdotto una novità per favorire la sviluppo turistico: un contributo per pagare l’IMU. Nel dettaglio, la misura è destinata agli artigiani che decidono di iniziare, proseguire o trasferire la propria attività in un comune con meno di 500 abitanti. Il contributo servirà per saldare l’IMU del 2022 e del 2023.

Questa agevolazione si applica ai sensi del regolamento EU numero 1407/2013 e dalla Commissione del 18 dicembre 2013. Inoltre, il contributo ha un importo totale pari di 10 milioni di euro per ciascun anno e dovrà essere erogato alle aziende beneficiarie. Sarà un decreto emanata dal ministero della Cultura in collaborazione con il MISE, il MEF e il ministero dell’Interno a stabilire criteri e modalità di erogazione dell’agevolazione.

Chi la paga

Devono pagare l’IMU:

  • i proprietari di immobili;
  • i titolari di usufrutto, uso, abitazione;
  • genitore assegnatario della casa familiare;
  • concessionario di aree demaniali;
  • locatario per gli immobili in affitto finanziario dal momento della consegna al fine del contratto.

Ovviamente, come detto, non si pagherà l’IMU sulla prima casa e relative pertinenze, se questi rientrano nella solita esenzione.

Qualora l’immobile fosse in comproprietà e quindi in presenza di più contribuenti, il pagamento avverrà per ogni singolo proprietario tenuto conto della quota.

Quanto si paga

Le aliquote possono essere di tipo ordinaria e di tipo ridotta. Con la prima si ha una aliquota pari allo 0,86%. In realtà, i Comuni possono innalzarla fino a 1,06%. Quella ridotta, invece, è pari allo 0,50% e può diminuire fino allo 0,1% oppure ridotta totalmente.

I comuni possono prevedere ulteriori due aliquote per immobili particolari:

  • 0,1% fino all’azzeramento dell’aliquota per i fabbricati rurali a uso strumentale;
  • 0,1% per i fabbricati costruiti da un’impresa e destinati alla vendita. Ma non devono essere affiatati.

Infine, come detto in precedenza, l’IMU dovrà essere pagata in due rate: la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre.

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