IMU 2022, il pagamento con sconto anche se muore il proprietario? Incredibile la risposta

L’IMU è un’imposta che i proprietari di un immobile devono pagare, tranne sulla prima casa. Ma se questo muore a chi spetta?

Non è semplice da stabilire perché bisognerebbe distingue due casi. Nel primo caso bisogna considerare se il debito riguarda le imposte scadute prima della morte del proprietario dell’immobile. Nel secondo caso, invece, se le scadenze sono successive al decesso.

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Per la legge i dubbi maggiori sono rivolti al primo caso. Soprattutto per quanto riguarda la cosiddetta “solidarietà tributaria” tra gli eredi. In pratica, se spetta il pagamento dell’imposta IMU a tutti gli eredi in base alla quota di eredità oppure versare al Comune l’intero importo.

IMU: se muore il proprietario dell’immobile chi la paga?

Nel caso in cui il proprietario di un immobile muore prima di aver estinto il debito dell’IMU questo si trasferisce agli eredi. Questo perché, nel momento che accettano l’eredità, dovranno pagare obbligatoriamente non solo l’IMU dell’anno in corso, ma anche gli arretrati. Riguardo questi ultimi, però, non dovranno essere sanzionati per la legge le sanzioni non si trasferiscono sugli eredi. In caso contrario, però, si potranno richiedere gli sgravi fiscali su tali importi.

Invece, se il proprietario dell’immobile muore dopo la scadenza dell’IMU? Anche in questo caso gli eredi che hanno accettato l’eredità dovranno pagare l’IMU. Però non tutti ma solo quello a cui l’immobile è “oggetto di legato”, cioè se l’immobile è assegnato a un erede specifico. Ciò significa che sarà il legatario a pagare l’IMU alla data di scadenza. In questo secondo caso, però, l’erede non dovrà pagare le rate pregresse dell’imposta.

Come dividere il debito

Quindi come abbiamo visto, secondo la legislazione l’IMU scaduto prima della morte del proprietario ricade su tutti gli eredi. Il pagamento però dipende dalla quota di eredità ricevuta. Si tratta della cosiddetta “obbligazione parziaria”. Di conseguenza il Comune dovrà dividere l’importo fra gli eredi e notificare l’atto di accertamento. In realtà, due sentenze della Cassazione, la numero 15460/2010 e la numero 5622/2015 stabiliscono che il Comune potrebbe rivolgersi a ciascun erede per chiedere l’importo totale se gli altri eredi non avessero versato la loro quota.

Qualora, invece, la scadenza dell’imposta avvenisse dopo il decesso del proprietario, questa sarà divisa fra tutti gli eredi. In questo caso il Comune chiederà a tutti l’intero importo dell’IMU. Ciascun erede potrà poi chiedere agli altri la restituzione dell’imposta in base alla propria quota di proprietà.

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