Per misurare la pressione da soli bisogna fare attenzione all’orario e alla paura perchè il risultato può variare

Oggi, grazie ai numerosi e comodi dispositivi, misurare la pressione sanguigna in modo autonomo è molto facile. Ma è anche facile sbagliare.

Ecco perché i medici vogliono istruire le persone in modo che effettuino le misurazioni nel modo corretto. Tenere sotto controllo la pressione sanguigna è molto importante. Perché si possono prevenire disturbi della salute molto importanti. L’ipertensione, purtroppo, è un fenomeno che colpisce tantissimi italiani.

misurare la pressione
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Basta guardare ai dati divulgati dall’ISS. Nel nostro Paese, “il 31% della popolazione italiana è iperteso e il 17% è border-line. Negli uomini i valori sono più elevati nel Nord-Est (37%) e nel Nord-Ovest (32%), nelle donne al Sud (34%).

Negli ultimi 30 anni si è ridotta fortunatamente la mortalità per problemi cardiovascolari. Questo sicuramente anche grazie ad una migliore prevenzione e diagnostica precoce. È anche vero, però, che infarti e ictus rappresentano ancora le cause di morte più diffuse, anche in Italia. E l’ipertensione è ad essi correlata.

Dunque possiamo aiutare il nostro medico curante a tenere d’occhio la pressione, misurandola comodamente a casa. Esistono tanti dispositivi in commercio, affidabili e precisi. Ma dobbiamo imparare a usarli al meglio, in modo da non far scaturire risultati “falsati”.

Misurare la pressione da soli, ecco come farlo correttamente

Forse non tutti sanno che oltre al funzionamento dell’organismo anche lo stato emotivo influisce sui valori della pressione. Esiste proprio un fenomeno chiamato “da camice bianco”. In pratica, quando si va dal medico si ha un po’ “paura” e inevitabilmente la pressione si alza.

I medici questo lo sanno, naturalmente. Ma noi quando siamo a casa e abbiamo necessità di misurare più volte la pressione, dobbiamo farlo con criterio. Allora ecco cosa consigliano i medici.

Per prima cosa, bisogna farlo in un momento di relax. Possibilmente a stomaco vuoto, perché la pressione cambia anche e soprattutto a seconda di ciò che mangiamo. La mattina e la sera sono due momenti idonei a effettuare la misurazione. In ogni caso, è necessario non aver fatto sforzi fisici nei 5 minuti precedenti.

E naturalmente, al bando la tazzina di caffè e la sigaretta. Entrambi fanno schizzare la pressione, e ci ritroveremmo con un valore “sballato”. E – tra parentesi – chi soffre di ipertensione dovrebbe almeno smettere di fumare, e limitare il consumo di caffè e bevande con caffeina.

Per quanto riguarda la modalità proprio “tecnica”, dobbiamo misurarci la pressione in posizione seduta e con la schiena dritta. Bene appoggiata allo schienale. Il braccio, come sappiamo, deve essere poggiato su di un piano o un tavolo all’altezza del cuore, e rilassato.

Le misurazioni andranno fatte per almeno una settimana di fila. I risultati saranno poi oggetto di calcolo della media, ma senza considerare i primi due giorni. Se i valori rimangono compresi entro il limite di 135-85mm/Hg possiamo “tirare un sospiro di sollievo”. Se i valori superano questo limite, siamo in ipertensione.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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