L’INPS sostiene le famiglie in difficoltà con aiuti economici ed assistenziali. Le agevolazioni concesse sono molteplici, oggi ci soffermeremo sull’erogazione di 529,94 euro al mese.
I nuclei familiari con figli con disabilità possono richiedere ed ottenere l’indennità di accompagnamento del valore, nel 2022, di 529,94 euro al mese.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha il compito di sostenere economicamente e con supporto assistenziale le famiglie che necessita di sostegno. Le motivazioni alla base della richiesta economica o della prestazione assistenziale sono varie e determinano misure, requisiti e importi differenti. Le indennità concesse, infatti, sono numerose e non è sempre facile muoversi in questa fitta giungla di agevolazioni, alcune più note altre sconosciute. Non tutti sanno, per esempio, che un nucleo monoparentale con un genitore disoccupato o monoreddito e un figlio a carico con disabilità può ottenere un assegno mensile di importo variabile tra 150 e 500 euro. Tante misure da scoprire, dunque, soprattutto se un componente della famiglie è un minore con invalidità riconosciuta.
L’INPS eroga diverse indennità alle famiglie con un componente minorenne con disabilità, non in grado di svolgere le attività dei coetanei. Tra le prestazioni possiamo citare l’indennità di comunicazione dedicata a chi ha una diagnosi di sordità congenita oppure acquisita durante l’età evolutiva. Si aggiunge, poi, l’indennità di frequenza volta a sostenere l’inserimento scolastico e sociale dei minori con invalidità o ipoacusici (con perdita di udito superiore ai 60 decibel nell’orecchio migliore). L’importo erogato è di 291,69 euro al mese per 12 mesi e requisito indispensabile di accesso alla misura è il reddito personale inferiore a 4.931,29 euro all’anno.
Nessuna condizione reddituale, invece, per richiedere l’indennità di accompagnamento che nel 2022 ha un valore di 529,94 euro al mese. E’ una misura concessa ai minori che hanno difficoltà nella deambulazione autonoma e necessitano di un’assistenza continua. Non sono previsti, dunque, limiti di reddito né limiti di età. La riduzione della capacità lavorativa non è valutata mentre condiziona l’accesso alla prestazione l’impossibilità di deambulare in assenza di un caregiver.
Il titolare di indennità di accompagnamento non deve essere in grado di deambulare in autonomia né deve poter compiere gli atti quotidiani di vita da solo. Per poter accedere alla prestazione occorrerà ottenere la certificazione attestante la soddisfazione dei requisiti per poi inoltrare domanda all’INPS. Ricordiamo, in conclusione, che l’indennità di accompagnamento e l’indennità di frequenza non sono compatibili.
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