Pianta di limone in pericolo per l’attacco di questi insetti che fanno cadere le foglie e impediscono la crescita dei limoni

Finalmente è arrivata la primavera e con lei si vedranno svolazzare tanti animaletti in giro. Tra questi, anche delle farfalle che sono per nulla innocue.

È arrivata la dolce stagione, quella in cui il sole gradualmente inizia a sostituire le piogge ed il freddo dell’inverno. Bellissima sicuramente, che ci avvicina sempre di più all’estate, ma anche piuttosto complicata. 

Sembrano farfalle, ma in realtà sono pericoli per le nostre piante: ecco di chi stiamo parlando
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Infatti, è proprio in questo periodo che si rischia di ammalarsi per via degli sbalzi di temperatura. Ed il terrore di confondere un leggero mal di gola con il Covid è davvero dietro l’angolo.

Comunque sia, mettendo da parte discorsi inerenti alla temperatura ballerina della primavera ed i suoi effetti su di noi, concentriamoci su altro. In particolare, sulle piante che abbiamo deciso di piantare nei nostri giardini e anche sui nostri balconi. Infatti, se da una parte non vediamo l’ora di goderci lo spettacolo del nostro lavoro durato per mesi, dall’altra dobbiamo stare particolarmente attenti. Sì, perché quello per cui abbiamo lavorato tanto potrebbe correre dei seri pericoli.

Stiamo parlando di una specie di farfalle strane che non sono affatto gradevoli. Non tanto per il loro aspetto, quanto invece per il rischio che sono per le nostre piante, in particolare per quelle di limoni. A tal proposito, esistono dei rimedi davvero molto efficaci che possono aiutare nella cura di questa bellissima pianta. Oppure, restando nel tema di insetti pericolosi per ciò che ci circonda, segnaliamo come rimuovere i pesticidi dalle fragole. Dopo questo breve spazio dedicato ad altre questioni, scopriamo cosa sono queste particolari farfalle e perché dovremmo temerle.

Sembrano farfalle, ma sono un pericolo per le piante di limone: di cosa stiamo parlando?

Se abbiamo davvero a cuore i nostri limoni, allora nei prossimi giorni dovremmo vigilare costantemente attorno a loro. Il pericolo numero uno in questo periodo è quello delle minatrici serpentine, che assomigliano a delle farfalle, ma non lo sono. Nella scienza sono conosciute anche col nome di Phyllocnistis citrella. Ai nostri occhi si presentano come delle piccole farfalline di 4 millimetri con particolari ali di colore argento e una macchia nera sulla punta.

L’ora in cui entrano in scena è quella del tramonto, ma ciò non vuol dire che non si facciano vedere anche in altri momenti della mattina. Sebbene le farfalle possano essere considerate un vero pericolo per i limoni, forse è il caso di stare più attenti alle loro larve. In pratica la dinamica è la seguente. Le farfalle lasciano sulle foglie dei nostri limoni delle uova che nel giro di poco tempo si schiudono. Queste, diventate larve, iniziano ad attaccare voracemente le foglie. Come ce ne accorgiamo? Semplice: le foglie dei nostri limoni cominciano a diventare gialle e a presentare i lembi ripiegati verso l’interno.

Di conseguenza, non solo vedremo le foglie ridursi in questo stato, ma anche cadere. Le larve lasciate da queste farfalle, inoltre, minacciano anche i nuovi germogli che rischiano seriamente di non crescere più. Detto ciò, per evitare che si verifichi una situazione del genere, è bene recarsi in negozi specializzati e comprare i giusti prodotti per la precauzione.

Tutti gli altri insetti a cui bisogna stare attenti

Oltre a questa tipologia strana di farfalle, esistono altri insetti pericolosi per i limoni. Parliamo degli afidi, delle cocciniglie e dei bruchi verdi. Anche se in maniera differente rispetto alle farfalle poco prima illustrate, tali insetti sono pronti a distruggere cosa abbiamo coltivato. L’arrivo della primavera, infatti, per loro segna la propria entrata in scena nel mondo della natura.

Non solo toccano le piante, ma anche gli ortaggi, rischiando, in entrambi i casi, di renderli deboli e malati. Insomma, non basta usare il concime migliore o irrigare frequentemente le proprie piante. Bisogna agire in anticipo e controllare costantemente quanto coltivato, soprattutto, poi, se si tratta di alimenti che arrivano sulle nostre tavole.

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