I titoli di Stato italiani, soprattutto i BTP a 10 anni, stanno registrano un rendimento di rialzo pari al 2,44%.
Si segnala un rialzo di quasi tutti i titoli europei area Euro. I bond greci segnano un rialzo del 2,82%, mentre il BTP spagnolo dell’1,7%. Seguono poi quello francese (1,26%) e quelle tedesco (0,8%). Gli operatori sottolineano che il rialzo è causato dall’inflazione.
Sempre il 12 aprile è avvenuta una nuova asta BOT a 12 mesi. In seguito, il Dipartimento del Tesoro ha comunicato sul sito del MEF che tutti i BOT in asta sono stati collocati a 6,5 miliardi di euro. Erano stati offerti con un rendimento del -0,105% in rialzo di 33 punti rispetto all’asta precedente.
In salita tutti i BTP decennali della Eurozona. Quelli italiani hanno raggiunto valore pari a 2,44% confermandosi come i titoli di Stato più redditizi, dopo i bond greci. Secondo gli operatori, l’aumento è dovuto a causa dell’inflazione che sta trascinando anche i titoli di Stato.
Per alcuni, invece, i rendimenti così alti sono causati dalla vendita sui mercati di alcuni titoli in attesa della decisione della BCE e FED sui rialzi degli interessi. Tale decisione potrebbe però causare una riduzione del valore dei titoli in circolazione. Infatti, se non investiti questi a causa dell’inflazione perdono un valore pari a quello dell’inflazione. Per questo motivo, devono essere investiti a un tasso di rendimento maggiore superiore al valore dell’inflazione.
Nelle aste di settembre si registrarono un rialzo di BTP a 5 anni che ebbero un rendimento pari allo 0,11% con un aumento di 12 punti rispetto all’asta di agosto e uno di BTP a 10 anni. Questo segnò un aumento di 20 punti sull’asta precedenti e un rendimento dello 0,86%.
I BTP, Buoni del tesoro poliennali, sono dei titoli di Stato che hanno una scadenza medio-lunga, dai 3 ai 50 anni. Sono delle obbligazioni è come tali posso essere considerati dei prestiti di denaro con un ritorno di interessi periodici che saranno corrisposti mediante delle cedole. Il costo delle obbligazioni è rappresentato dal prezzo espresso in centesimi. Il valore nominale è il prezzo che avrà all’emissione e alla scadenza che sarà uguale a 100. Acquistandolo sul mercato più variare da 70 a 160.
Le obbligazioni sono tassate del 12,5%, invece quelle private del 26%. Alla scadenza il prestito sarà rimborsato, mentre gli interessi accreditati ogni sei mesi sul conto corrente.
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