In Italia si trovano numerose bombe atomiche appartenenti agli Stati Uniti e controllate in via esclusiva da Washington. Scopriamo dove sono collocate e quante sono.
L’Alleanza Atlantica prevede che l’Italia ospiti bombe atomiche di proprietà degli USA. La potenza nucleare è, dunque, a casa nostra.
Italia, paese ospitale anche con gli ordigni nucleari. In base alla condivisione dell’Alleanza Atlantica, la nostra bella penisola ha dovuto accogliere numerose bombe atomiche nonostante la gestione rimanga nelle mani di Washington. La guerra in Ucraina e le minacce di Putin con riferimento all’arma nucleare ha destato l’interesse degli italiani sulla tematica, un po’ per paura un po’ per curiosità . Se da un lato diversi cittadini hanno richiesto la costruzione di bunker in cui sopravvivere nel caso dello scoppio di una terza guerra mondiale o dell’uso della bomba atomica, dall’altro molte persone si stanno interessando agli effetti di questa eventualità catastrofica e si domandano se nella nostra nazioni è presente l’arma letale. Ebbene, la risposta è positiva ma non si tratta di armi di nostra proprietà .
L’Italia, in quanto membro della Nato, ospita diverse bombe atomiche appartenenti agli Stati Uniti. La decisione è stata presa all’interno del programma di condivisione della deterrenza nucleare stabilito dall’Alleanza Atlantica. Gli ordigni nucleari rappresentano, infatti, la componente principale della deterrenza e della difesa dei paesi della Nato. Ricordiamo che il significato del termine “deterrenza” si avvicina molto a quello di “dissuasione” dato che l’obiettivo ultimo è poter dissuadere il nemico dai propositi bellicosi incutendo il timore dell’utilizzo di un’arma potente e devastante.
Naturalmente, la Nato ha più volte sottolineato che l’utilizzo del nucleare è una remota possibilità che verrebbe approvata solamente nel caso in cui la sicurezza di un Paese membro dovesse risultare gravemente compromessa. E’ un sistema di valutazione dei benefici e dei costi quello su cui fa leva l’uso delle bombe atomiche. Per quanto riguarda il numero di ordigni presenti in Italia, la Nato non ha mai indicato chiaramente la quantità precisa. Si stima un numero di unità compreso tra 70 e 90.
Con maggior precisione si conoscono le posizioni degli ordigni nucleari nel nostro Paese. Le basi sono quelle di Aviano vicino Pordenone e Ghedi, vicino Brescia. Ribadiamo che pur trovandosi su suolo italiano, la proprietà e, dunque, la gestione delle pericolose armi è di competenza esclusiva di Washington. L’Italia non potrebbe in alcun caso utilizzarle. L’unico compito che detiene la nazione ospitante è di fornire supporto militare con aerei a duplice capacità , in grado di trasportare sia le armi convenzionali che le bombe nucleari.
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