Sparisce il pesce dai supermercati: ecco perché

Il prezzo del carburante non smette di salire e sono iniziati i primi scioperi. La situazione per i pescatori sta rapidamente diventando insostenibile. 

Com’era prevedibile, sono iniziati gli scioperi di categoria contro i rincari energetici. I prezzi d’altronde non smettono di salire, c’è facilità nel reperire le materie prime e le prime conseguenze di questo iniziano ad essere visibili.

sparisce pesce dai supermercati
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Nella giornata di oggi il Consiglio dei Ministri si riunirà con il gabinetto di guerra proprio per discutere di come affrontare questa emergenza. 

Il prezzo del carburante aumenta, e i pescatori sono ormai sul piede di guerra

Gli autotrasportatori sono sul piede di guerra, così come la categoria dei pescatori. fare un pieno infatti per un peschereccio è diventato costoso oltre ogni immaginazione. Come riferiscono infatti le associazioni di categoria, il pieno per un peschereccio è passato rapidamente da 700 euro fino alla cifra di 1.200 euro. Aumenti dunque di oltre il settanta per cento. Basti solo pensare che nell’ultima settimana, il prezzo del gasolio è passato dal costare 86 centesimi al litro, al prezzo di 1,30.

Molti analisti sostengono che questa sia una diretta conseguenza dell’embargo economico imposto dagli Stati Uniti alla Russia. Per questo i pescatori italiani hanno iniziato a scioperare. Il pesce negli ultimi giorni è ormai introvabile in tantissimi mercato in tutta Italia.

L’allarme è stato ribadito in questi giorni anche da Coldiretti Impresapesca. L’associazione ha spiegato che dati questi abnormi rincari sul carburante, i pescherecci stanno navigando andando in perdita economica. E si capisce bene quanto questa situazione sia già adesso non più sostenibile. 

Nella Capitale si trova soltanto il pesce di piccola taglia in vendita

Roma è una delle città che per prima sta scontando queste difficoltà. Come ha raccontato nella giornata di ieri Fabio Massimo Pallottini, direttore del centro Agroalimentare della Capitale, lo sciopero ha svuotato i mercati. Al momento, sono disponibili all’acquisto soltanto i pesci di piccola taglia. Questo proviene al momento dalle uniche piccole imbarcazioni che non hanno aderito allo sciopero.

Pallottini spiega che ci troviamo di fronte a “una situazione anomala per un settore che ha continuato a registrare un incremento dei consumi procapite del prodotto ittico locale, fiore all’occhiello della nostra economia”. E senza un intervento del governo, la situazione rischia di diventare drammatica. Per questo nella giornata di ieri, il sottosegretario alle politiche agricole Francesco Battistoni si è riunito con una piccola delegazione di pescatori. Un confronto per iniziare a capire come l’esecutivo può supportare questa categoria contro il caro carburanti. 

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