Insalata in busta, la comodità ha un prezzo: attenti a quello che non vi dicono

Acquistare l’insalata in busta è pratico ma la salute viene rispettata? Per rispondere occorre conoscere alcuni specifici particolari da osservare.

Il sacchetto di plastica con all’interno l’insalata già lavata potrebbe nascondere delle pericolose insidie. Per essere certi di cosa portiamo in tavola è necessario prestare attenzione ad alcuni dettagli.

insalata in busta
Adobe Stock

Fare la spesa è un lavoro vero e proprio. La lista dei prodotti da comprare, la ricerca della convenienza, la scelta dell’orario giusto per evitare lunghe file; quando ci si reca al supermercato è bene avere le idee chiare – e il portafoglio pieno dato i rincari dei prodotti – per riempire il carrello di alimenti di qualità. Tante persone preferiscono acquistare, ad esempio, l’insalata in busta. Non si deve lavare ma solo aprire la confezione e condirla. La praticità, dunque, è indiscussa ma lo è altrettanto la sicurezza in termini di salute? Ebbene, la risposta non è sempre positiva.

Insalata in busta, è sicura?

Aprire il frigo, prendere l’insalata in busta, aprire la confezione e svuotarla in una insalatiera per poi condire il tutto. Quindici secondi e il contorno è pronto senza perdere tempo a lavare la verdura, aggiungere bicarbonato o simili per pulirla adeguatamente per poi procedere con il risciacquo.

Una comodità e velocità che spesso è indispensabile se si ha poco tempo a disposizione per mangiare oppure se si è stanchi dopo una giornata fitta di impegni. La salute, però, non deve mai passare in secondo piano e alle volte potrebbe essere messa a rischio proprio dalla pratica insalata in busta. In linea generale gli esperti assicurano che il prodotto in questione è sicuro. I controlli alle aziende sono una garanzia di qualità e di sicurezza del rispetto della normativa vigente. I problemi possono nascere dopo, quando le confezioni si trovano sugli scaffali dei supermercati ed è bene riuscire a riconoscerli.

I dettagli che fanno la differenza

Il primo dettaglio da notare è la presenza eccessiva di aria nella confezione dell’insalata. Se la busta appare più gonfia rispetto alle altre significa che c’è più ossigeno e che durante il trasporto c’è stata una proliferazione di batteri. Questo può accadere a causa della temperatura di conservazione. L’insalata in busta richiede una temperatura inferiore agli 8° ma può capitare che nel trasporto la temperatura si riscaldi. Allo stesso modo, l’apertura e chiusura continua degli sportelli dei banchi frigo potrebbe comportare un aumento della temperatura oppure degli sbalzi che provocano una proliferazione dei microrganismi e, dunque, la fermentazione del prodotto nella busta.

Un altro dettaglio che fa la differenza nella qualità dell’articolo è la data di scadenza. E’ sempre consigliabile scegliere una confezione con data di scadenza lontana nel tempo in modo tale da assicurarsi la maggiore freschezza possibile dell’insalata.

Lascia un commento


Impostazioni privacy