In pensione da subito con legge 104 per assistere il familiare disabile: le 2 soluzioni su cui molti fanno confusione

I caregivers hanno diritto a una serie di agevolazioni lavorative. Tra esse, rientra anche la possibilità di andare in pensione in anticipo.

Tra le categorie che possono beneficiare dell’accesso alla pensione anticipata, ci sono i caregivers, ossia coloro che prestano assistenza a un familiare disabile grave. Affinché l’agevolazione possa essere riconosciuta, tuttavia, devono sussistere una serie di elementi. In Redazione è stato inviato il seguente quesito:

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In pensione da subito con legge 104 per assistere il familiare disabile: le 2 soluzioni su cui molti fanno confusione (informazioneoggi.it)

Sono una commerciante di 63 anni e ho maturato 30 anni di contribuzione. Da 5 anni svolgo il ruolo di caregiver. Posso usufruire della pensione anticipata? Se sì, quali sono le misure attive? Grazie“. Vediamo quali sono gli strumenti di flessibilità in uscita dedicati ai caregivers.

Pensione anticipata per caregivers: 2 opzioni per non attendere i 67 anni di età

Attualmente, sono due le principali misure che consentono l’uscita anticipata dal mondo del lavoro ai soggetti che si occupano della cura e dell’assistenza continua di un familiare affetto da disabilità grave. La prima è l’APE Sociale, accessibile da coloro che, entro il 31 dicembre, raggiungeranno 63 anni e 5 mesi di età.

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Pensione anticipata per caregivers: 2 opzioni per non attendere i 67 anni di età (informazioneoggi.it)

I caregivers possono richiederla se possiedono almeno 30 anni di contributi e assistono, da non meno di cinque mesi, un familiare affetto da disabilità grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104/1992. Tra i beneficiari della misura rientrano anche gli invalidi almeno al 74%, i disoccupati e gli addetti a mansioni gravose. L’APE Sociale ammonta a massimo 1.500 euro lordi al mese ed è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorativa, a eccezione di quella dipendente o autonoma da cui deriva un reddito fino a 5 mila euro annui. Attenzione, però, perché prima della presentazione della domanda di pensione vera e propria, è richiesto l’inoltro della domanda di certificazione del diritto, necessaria affinché l’INPS accerti il possesso di tutti i requisiti richiesti.

L’altra misura di pensionamento anticipato riservata ai caregivers è Opzione Donna. È rivolta alle contribuenti che, entro il 31 dicembre 2024, hanno raggiunto almeno 61 anni di età e 35 di contributi. Per le donne con un figlio, il requisito anagrafico scende a 60 anni, mentre per quelle con più figli a 59 anni. È obbligatorio che il ruolo di caregiver di un familiare affetto da disabilità grave sia svolto, in maniera continuativa, da almeno sei mesi al momento della presentazione della domanda e che venga rispettata la condizione della convivenza con il disabile. Tale elemento va inteso come la residenza nello stesso stabile, allo stesso numero civico, anche se non necessariamente nello stesso appartamento. Opzione Donna, tuttavia, prevede il rispetto di una finestra mobile per il pagamento della prima rata della pensione, pari a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti o a 18 mesi, per le autonome, dalla data di maturazione dei requisiti richiesti.

Conclusione

Sulla base dei requisiti fissati dall’APE Sociale e da Opzione Donna, la nostra Lettrice dovrà valutare attentamente la propria situazione. Per ponderare la scelta ed evitare di subire penalizzazioni sull’importo dell’assegno pensionistico, invitiamo l’interessata a rivolgersi a un Patronato, al fine di controllare la posizione contributiva.

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