Mai più confusione in cucina ed elettrodomestici rotti: la soluzione geniale che ti svolta la vita.
Chi più chi meno, ci ritroviamo tutti a vivere in una casa piena di elettrodomestici, alcuni usati quotidianamente, altri accumulati senza una reale necessità. Al punto che lo spazio in cucina sembra non bastare mai, e la tentazione di riporre gli apparecchi in cantina, in garage o in qualche angolo dimenticato è forte.

Tuttavia, quella che all’apparenza può sembrare una decisione a rischio zero, potrebbe nascondere conseguenze spiacevoli, spesso sottovalutate.
Capita infatti che dopo aver riposto un elettrodomestico per mesi, al momento del riutilizzo il dispositivo funziona male o, peggio, non funziona affatto. Si tratta di un fenomeno tutt’altro che casuale.
Scopri come evitare il deterioramento degli elettrodomestici
Il problema principale del deterioramento o del malfunzionamento degli elettrodomestici è la conservazione inadeguata. In particolar modo, la presenza di umidità e polvere può compromettere circuiti e componenti meccanici, mentre materiali poco resistenti o dispositivi non progettati per lunghi periodi di inattività subiscono danni irreversibili.

Secondo gli esperti, il luogo di stoccaggio è fondamentale: uno spazio chiuso, ventilato, asciutto e pulito riduce significativamente i rischi di deterioramento. È inoltre importante evitare che l’elettrodomestico venga esposto a infiltrazioni d’acqua o all’accesso di animali e insetti.
La qualità del dispositivo influisce direttamente sulla sua durata nel tempo. Ad esempio, frigoriferi e congelatori richiedono attenzione particolare: se conservati troppo a lungo senza accensione periodica, il motore può subire danni per mancanza di lubrificazione. Gli specialisti suggeriscono di accendere regolarmente gli apparecchi grandi come lavatrici, asciugatrici e frigoriferi, anche se non vengono utilizzati, per mantenere attivi circuiti e motori.
Oltre al luogo, anche il modo di imballaggio è cruciale. Prima di riporre un elettrodomestico è necessario effettuare una pulizia profonda: residui di cibo, polvere e sporco possono accelerare il deterioramento. L’uso di materiali protettivi come carta bolla o teli specifici aiuta a proteggere i dispositivi dalla polvere e dall’umidità, evitando graffi o macchie. Infine, conservare l’elettrodomestico nella stessa posizione in cui è normalmente usato, verticale o orizzontale a seconda del modello, previene danni strutturali o malfunzionamenti futuri.
Con pochi accorgimenti e un minimo investimento di tempo, è possibile ottimizzare lo spazio in casa, proteggere i propri elettrodomestici e risparmiare su costose riparazioni o sostituzioni. La chiave sta nella consapevolezza che riporre un apparecchio non significa dimenticarsene, ma prendersene cura anche quando non è in uso.