L’Assegno di Inclusione è un sussidio economico fondamentale per le famiglie in difficoltà. L’importo potrebbe aumentare, vediamo perché.
Le ultime notizie parlano di un aumento dell’importo dell’Assegno di Inclusione come ulteriore aiuto alle famiglie con minori, over 60, invalidi e persone in condizione di svantaggio sociale che rispettano determinati requisiti reddituali, patrimoniali e un limite ISEE di 9.530 euro.
Dal mese di gennaio 2024 l’Assegno di Inclusione ha sostituito il Reddito di Cittadinanza insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro. Previa domanda e sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale, le famiglie interessate possono ricevere fino a 541 euro al mese come supporto economico. Condizione necessaria è attivarsi nella ricerca di un’occupazione o nell’inserimento sociale.
La misura prevede che dopo i primi 18 mesi di erogazione ci sia un mese di stop delle erogazioni per poi riprendere per altri 12 mesi. Ecco che i primissimi beneficiari dell’AdI hanno visto interrompere i pagamenti a luglio 2025. Per evitare disagi, però, il Governo ha introdotto un Bonus ponte una tantum di valore pari all’ultima mensilità ricevuta. Continuando a parlare di cifre i percettori del sussidio saranno felici di sapere che l’importo è destinato ad aumentare.
Come ulteriore aiuto ai cittadini il Governo nel 2025 ha modificato i requisiti di accesso all’AdI per ampliare la platea dei beneficiari. Ha alzato la soglia del reddito familiare da 6 mila a 6.500 euro e aumentato l’importo da 500 a 541,66 euro al mese. Un incremento doveroso considerando l’inflazione in crescita, la perdita del potere d’acquisto sempre maggiore negli ultimi anni con conseguente differenza tra i 500 euro del 2019 e i 500 euro del 2025.
Un adeguamento minimo, certo, ma comunque apprezzato dai percettori AdI. Considerando che ogni anno il costo della vita cambia e cresce si ipotizza un nuovo aumento perché i sussidi devono essere adeguati al tasso di inflazione. Se questo dovesse accadere dagli attuali 541,66 euro si potrebbe passare nel 2026 a 552,66 euro circa ossia 11 euro in più al mese (130 euro l’anno). Si tratterebbe di un ulteriore piccolo incremento legato all’ipotesi di un tasso di inflazione massimo del 2% verso la fine del 2025.
Questa è solo una stima che si basa sull’1,7% dell’inflazione di fine agosto e delle previsioni di crescita del costo della vita. Bisognerà attendere l’anno nuovo per conoscere l’effettiva valutazione e capire se inciderà o meno anche sull’Assegno di Inclusione. L’unica certezza è che la misura continuerà ad essere erogata anche nel 2026 ma se con o senza cambiamenti ancora non è possibile dirlo.
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