Contaminazione PFAS in Italia, i cittadini portano una nota azienda chimica in Tribunale, i giudici la condannano al risarcimento

La contaminazione PFAS causa gravi problemi alla salute, da qui l’obbligo di risarcimento per un’azienda chimica. Approfondiamo la vicenda. 

Una notizia che è giusto approfondire per capire quando i cittadini possono agire per far valere i propri diritti, soprattutto il diritto alla salute. Il Tribunale di Vicenza ha condannato 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni responsabili di disastro ambientale e avvelenamento dell’acqua.

Martelletto
Risarcimento per contaminazione PFAS: condannata un’azienda chimica (Informazioneoggi.it)

I PFAS sono sostanze chimiche eterne utilizzati nella produzione di pentole antiaderenti, abbigliamento, utensili, scatole per la pizza. Sono usati per l’alta resistenza all’acqua, al fuoco e al grasso ma il problema è che da tempo è stato riconosciuto un collegamento tra PFAS e gravi rischi per la salute. Queste sostanze provocherebbero danni al sistema immunitario, problemi all’apparato riproduttivo, disfunzioni della tiroide.

L’azienda Miteni produceva proprio un PFAS – acido perfluoroottanoico – classificato come cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Di conseguenza è stato vietato dall’Unione Europea. La vicenda che ha coinvolto l’azienda chimica è iniziata nel 2021 e vede 300 parti civili tra cui il gruppo Mamme No PFAS ossia le attiviste più coinvolte nella lotta europea contro le sostanze chimiche eterne. Durante il processo si sono presentate con delle magliette con impresso il livello di concentrazione di PFOA nel sangue dei loro bambini e la scritta “Stai avvelenando mio figlio”.

300 famiglie risarcite per contaminazione PFAS

Valori da 66 a 145 con picchi di 300 ng/ml quando in un rapporto USA è indicato come valore sotto il quale non vengono causati danni 2 ng/ml. Gli ex dirigenti dell’azienda Miteni sono stati condannati in una sentenza storica. Diversi i reati contestati agli incriminati. Avvelenamento deliberato dell’acqua, disastro ambientale, gestione illegale dei rifiuti e bancarotta fraudolenta sono alcuni di essi.

Acqua sporca
300 famiglie risarcite per contaminazione PFAS (Informazioneoggi.it)

Il tribunale di Vicenza li ha condannati a 141 anni di carcere e al pagamento di un risarcimento per tute le 300 parti civili coinvolte. Tutto nasce da quando nel 2013 uno studio ha rilevato la contaminazione chimica tossica delle falde acquifere e dell’acqua potabile che forniva l’acqua a 300 mila abitanti tra Padova, Vicenza e Verona. Tra questi inquinanti risultarono esserci anche i PFAS. La sentenza arrivata in Italia è di grande importanza e apre la strada a sentenza simili anche in Europa.

Sono tanti i casi di contaminazione, particolarmente rilevante quello a Zwijndrecht in Belgio dove un impianto chimico della 3M ha contaminato la zona. Qui ancora non è partito alcun processo penale a carico dei dipendenti ma la situazione potrebbe cambiare dato che l’Italia ha dato l’esempio su come potrebbe concludersi la battaglia contro i PFAS e i loro utilizzatori. 

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