La campagna dei controlli sul Bonus casa è stata intensificata, il Fisco vuole individuare tutti coloro che hanno commesso una dimenticanza.
Siete certi di aver seguito tutte le indicazioni relative al Bonus casa utilizzato prima, durante e dopo la fine dei lavori? Se l’Agenzia delle Entrate dovesse accertare anche un piccolo errore o una minima dimenticanza scatterebbero controlli più approfonditi. Se poi la violazione fosse palese e grave allora bisognerebbe fare i conti con serie conseguenze.

Sono in arrivo migliaia di lettere di compliance. L’Agenzia delle Entrate le sta spedendo ai contribuenti che hanno effettuato lavori di ristrutturazione oppure riqualificazione energetica della propria abitazione. L’obiettivo è invitare alla regolarizzare della posizione prima di far scattare conseguenze ben più gravi rispetto l’arrivo di un avviso di violazione della normativa.
Le lettere sono inviate tramite PEC, raccomandata con ricevuta di ritorno e si possono vedere nel cassetto fiscale all’interno del sito dell’AdE. Una volta ricevuta la missiva è bene che il contribuente risolva la situazione entro un tempo limitato. Ma qual è l’aspetto su cui si sta soffermando il Fisco? Quando si effettua una ristrutturazione e una riqualificazione energetica dell’immobile la classe energetica aumenterà e anche il valore dell’abitazione. Di conseguenza è una priorità calcolare la nuova rendita catastale.
Se non hai calcolato la nuova rendita catastale il Fisco potrebbe cercarti
Le 50 mila lettere di compliance in arrivo riguardano chi non ha aggiornato la rendita catastale dopo aver utilizzato un Bonus tra l’Ecobonus, il Superbonus, il Bonus ristrutturazione, il Sismabonus. Il Fisco sta procedendo, nello specifico, con le verifiche degli immobili con rendita catastale non aggiornata dopo gli interventi che ne hanno modificato la superficie o il valore, con rendita pari a zero nonostante l’utilizzo dei Bonus edilizi e dei cosiddetti immobili fantasma, non accatastati o non correttamente registrati.

Se vi state chiedendo quando è obbligatorio l’aggiornamento della rendita bisogna sapere che è collegato ad un aumento del valore dell’immobile superiore al 15%, ad una variazione della consistenza o della categoria catastale oppure alla creazione di nuovi vani o modifiche strutturali come divisioni o ampliamenti. Non è un passaggio opzionale ma obbligatorio per Legge.
La rendita catastale, infatti, diventa più alta se il valore dell’immobile cresce. Di conseguenza si registreranno gli effetti sull’IMU, la TASI, l’imposta di registro in caso di compravendita. L’adeguamento, dunque, è indispensabile dopo aver sfruttato i Bonus edilizi. Se dovesse arrivare la lettere di compliance ma il contribuente continuasse a non aggiornare la rendita incorrerebbe in sanzioni onerose con importo da 1.032 a 8.264 euro.