Sapevi che potresti avere 336 euro al mese per tuo figlio? L’aiuto nascosto che pochi conoscono

Un sostegno economico mensile che molte famiglie non sanno di poter richiedere per i propri figli.
Molti genitori si trovano a dover fare i conti con budget sempre più stretti, rinunciando a opportunità importanti per il benessere e lo sviluppo dei propri bambini. La situazione diventa ancora più complessa quando in famiglia ci sono minori che necessitano di supporto aggiuntivo per il loro percorso educativo e sociale.

Bambino aiutato dalla mamma, mano con soldi
Sapevi che potresti avere 336 euro al mese per tuo figlio? L’aiuto nascosto che pochi conoscono – informazioneoggi.it

Le spese si moltiplicano: terapie, materiali didattici speciali, trasporti, assistenza specializzata. Molte famiglie si sentono sole in questa battaglia quotidiana, convinte di dover affrontare tutto con le proprie forze, senza sapere che lo Stato prevede forme di sostegno specifiche proprio per queste situazioni.

L’indennità di frequenza: il sostegno economico che molti non conoscono

Il “segreto” di cui stiamo parlando è l’indennità di frequenza, una prestazione economica dell’INPS che può arrivare fino a 336 euro mensili per il 2025. Si tratta di un contributo destinato ai minori con disabilità che frequentano la scuola o seguono percorsi terapeutici e riabilitativi. La scarsa conoscenza di questo beneficio fa sì che molte famiglie aventi diritto non ne facciano richiesta, perdendo un sostegno economico che potrebbe fare la differenza nel percorso di crescita dei loro figli.

L’indennità mensile di frequenza è stata pensata per favorire l’inserimento scolastico e sociale dei minori che presentano difficoltà persistenti nello svolgimento dei compiti e delle funzioni proprie della loro età. Non si tratta solo di disabilità gravi: anche bambini con disturbi dell’apprendimento, problemi di udito superiori a 60 decibel o altre difficoltà certificate possono averne diritto. Il requisito fondamentale è che il minore frequenti effettivamente la scuola, centri di formazione o strutture specializzate nel trattamento terapeutico.

Per accedere a questo beneficio, il reddito personale annuo del minore non deve superare i 5.771,35 euro per il 2025. Si tratta di un limite che permette a molte famiglie di rientrare nei parametri, considerando che si valuta solo il reddito del minore e non quello dell’intero nucleo familiare. L’indennità viene erogata per un massimo di 12 mensilità l’anno e copre l’intero periodo di frequenza scolastica o terapeutica.

La procedura per richiedere l’indennità inizia con una visita presso un medico certificatore che attesti la condizione del minore. Successivamente, sarà necessario sottoporsi all’accertamento da parte della commissione medico-legale dell’ASL. Una volta ottenuto il riconoscimento, la famiglia può presentare domanda all’INPS attraverso il sito web, utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi a un patronato.

È importante sapere che l’indennità di frequenza è incompatibile con altre forme di sostegno come l’indennità di accompagnamento o il ricovero in strutture. Tuttavia, le famiglie possono sempre optare per il trattamento economico più favorevole. Inoltre, ogni anno è necessario presentare una dichiarazione che confermi il permanere dei requisiti, anche se per la scuola dell’obbligo (6-16 anni) è sufficiente una sola autodichiarazione valida per l’intero periodo.

Un aspetto particolarmente interessante riguarda i minori che si avvicinano alla maggiore età: nei sei mesi precedenti il compimento dei 18 anni, possono già presentare domanda per le prestazioni economiche destinate agli adulti con disabilità, garantendo così una continuità nel sostegno economico.

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